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Allarme, tremila specie aliene hanno invaso l’Italia

where Roma when Lun, 29/02/2016 who michele

Negli ultimi 30 anni il numero di specie alloctone in Europa sarebbe cresciuto del 76% con una spesa di oltre 12 miliardi di euro all'anno

L'Italia che è particolarmente vulnerabile all'ingresso delle specie aliene a causa delle sue caratteristiche geografiche e climatiche, ospita 3000 specie terrestri, delle quali 1645 specie animali e 1440 vegetali, su un panorama complessivo di biodiversità di specie ed ecosistemi tra i più ampi. Lo rivela Ispra nel corso di un convegno. Le specie alloctone invasive, trasportate intenzionalmente o meno dall'uomo, sono infatti un fenomeno in forte crescita in Europa e sono una minaccia per la biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi, con alti costi economici e impatti sulla nostra vita e sulla nostra salute. Negli ultimi 30 anni il loro numero sarebbe cresciuto del 76%, con una spesa per i Paesi europei di oltre 12 miliardi di euro all'anno.

Artropodi e specie esotiche - Tra gli invertebrati, sono note oltre 1.300 specie alloctone di cui circa 1.220 terrestri e 156 d'acqua dolce sia animali che vegetali, a cui si devono aggiungere una trentina di specie parassite. Si tratta soprattutto di artropodi, dei quali più del 90% sono insetti, che includono molti potenziali vettori di infezioni gravi per l'uomo.
In crescita anche il numero di specie esotiche: nel nostro Paese si è passati da 1050 a 1440 specie in soli 5 anni, di cui circa il 40% casuali e il 60% naturalizzate; per ora, circa un terzo delle naturalizzate sono considerate invasive (circa 280 specie). Queste causano gravissimi danni diretti e indiretti all'economia (in particolare in agricoltura), alla biodiversità, alla salute umana (come l'allergenica Ambrosia artemisiifolia) e animale.

caulerpataxifolia.jpgAnche gli ambienti dulciacquicoli e marini del nostro Paese sono caratterizzati da elevatissimi tassi di invasione di specie alloctone sia unicellulari che multicellulari. Negli ultimi anni sono emerse patologie da alghe tossiche e protozoi prima non registrati in Italia: tra i responsabili di questa "invasione", la globalizzazione e i cambiamenti climatici. Il dato ad oggi più aggiornato risale a febbraio 2016 e riferisce della presenza di 186 specie alloctone multicellulari lungo le coste italiane, di cui 55 vegetali e 131 animali.
Tra le alghe meritano particolare menzione le due specie di caulerpa (la caulerpa cilindracea e la caulerpa tassifolia) che hanno colonizzato gran parte dei fondali precedentemente caratterizzati da praterie della spermatofita posidonia oceanica. Nel Mediterraneo il numero di specie alloctone è più che raddoppiato tra il 1970 ed il 2015, con oltre 250 specie ritrovate nel corso degli ultimi 15 anni. Subito dopo Israele, Turchia e Libano, l'Egitto, l'Italia e la Francia sembrano essere i principali hotspot di introduzione di specie alloctone in base al numero di primi ritrovamenti nel Mare Nostrum. Italia e Francia sono anche i Paesi dove si registra il più alto numero di specie alloctone di artropodi terrestri.

La prevenzione dell’Europa - L'Unione Europea impone ai Paesi Membri di prevenire le introduzioni, attivare sistemi di rilevamento precoce e a risposta rapida, procedere alla rimozione delle specie che causano maggiori effetti negativi e procedere con interventi di controllo. Le misure più restrittive si applicheranno inizialmente ad una lista di 37 specie invasive identificate sulla base di rigorose analisi del rischio e questa lista, in corso di formalizzazione, comprende 22 specie presenti in Italia, tra i quali alcuni vertebrati quali la nutria (myocastor coypus), il gobbo della giamaica (oxyura jamaicensis), il pesce d'acqua dolce pseudorasbora parva e la rana toro (lithobates catesbeianus), invertebrati quali il calabrone asiatico (vespa velutina) e il gambero rosso della luisiana (procambarus clarkii), piante come la ludwigia grandiflora, pueraria lobata e hydrocotyle ranunculoides.

immagini
CaulerpaTaxifolia, una delle specie aliene marine
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