torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Ambiente a due facce – Diminuiscono le emissioni ma le polveri sottili fanno paura

where Roma when Mar, 23/07/2013 who michele

È un’Italia in bianco e nero quella messa a fuoco nell’Annuario ambientale 2012 dell’Ispra. Bene le acque di balneazione (il 92% è conforme ai parametri Ue). Il sud va a rilento con le bonifiche. Leggi tutti i dati

È un ambiente in bianco e nero quello che ha presentato l’Ispra la passata settimana a Roma, presso la nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. Secondo i dati ambientali 2012, aggiornati al 30 giugno 2013, infatti, in Italia diminuiscono del 5% le emissioni di gas serra rispetto al 2011 ma rimane “pesante” la pressione esercitata sull’ambiente dalle attività industriali: gli effetti negativi sulla salute dell’uomo e sugli ecosistemi della presenza di sostanze pericolose nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee continuano a preoccupare gli esperti.
Non solo. “Preoccupano anche i livelli di benzo(a)pirene – informa l’Ispra nell’Annuario – i cui livelli, seppur misurati ancora in numero limitato, superano il valore-obiettivo nel 20% dei casi”. E per quanto riguarda il pm10 non riusciamo a stare nei limiti imposti dalla direttiva comunitaria. 
Più boschi, ma… – Buone notizie arrivano invece dalle acque di balneazione, con il 91,9% conforme alla direttiva 76/160/Cee nel 2011, e dai nostri “polmoni verdi”: il rapporto dell’Istituto superiore per la protezione ambientale attesta al 36%, nel 2010, il coefficiente di boscosità, rispetto al 28,8% del 1985. Ma questo dato, spiegano i tecnici, è correlato alla crisi del settore agricolo e all’estensione delle foreste sulle aree abbandonate.
Cresce il ricorso all’Aia – Nel 2012 sono stati rilasciati 13  provvedimenti di Aia (Autorizzazione integrata ambientale): una raffineria, tre centrali termoelettriche e nove impianti chimici. Negli anni, il ricorso a questo provvedimento è molto cresciuto: gli impianti vigilati sono passati da 25 nel 2009 a 140 nel 2012, mentre quelli ispezionati da cinque nel 2009 a 76 nel 2012.
Infine, si legge nell’Annuario, “la presenza di siti contaminati è una problematica comune a tutti i paesi industrializzati” e trae origine dalle attività antropiche, come industrie, miniere, discariche e altre strutture che possono determinare fenomeni di contaminazione locale del suolo per sversamenti, perdite di impianti e serbatoi o una non corretta gestione dei rifiuti. Sulla base dei dati, i siti contaminati nel nostro paese sono 4.837, 3.088 sono invece quelli bonificati e quindi riutilizzabili.
Da rilevare, segnala l’Ispra, “la netta prevalenza di interventi effettuati nel centronord, mentre al sud procedono con notevole lentezza sia le attività di accertamento sia quelle di bonifica”.

Più info sull’Annuario dei dati ambientali 2012: www.isprambiente.gov.it

 

leggi anche: