torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Animalìe. Aperta un’inchiesta sulla morte dell’orsa Daniza in Trentino. Valanga di commenti sballati

where Trento when Lun, 15/09/2014 who michele

L’animale non ha resistito all’anestesia

La Procura di Trento ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di uccisione di un animale protetto per accertare se è stato commesso un reato per la morte dell’orsa Daniza (o Danica, in sloveno, Paese da cui proviene l’animale) avvenuta la settimana scorsa in Trentino durante un tentativo di cattura.
L’orsa, piuttosto anziana (19 anni), madre di due cuccioli, nel giorno di Ferragosto aveva aggredito un cercatore di funghi, ferendolo in modo grave. L’uomo, appena si era avveduto a distanza dell’animale, aveva cercato di non disturbarlo e si era allontanato velocemente, ma purtroppo l’orsa l’ha inseguito, gli è balzata addosso e l’ha colpito procurandogli ferite curate in ospedale con decine di punti.
È stato l’ennesimo episodio di aggressione compiuto da quest’orsa, una delle poche con tendenza alla violenza - in lei purtroppo marcata -  dei 50 assai più pacifici orsi del Trentino. Dopo i numerosi casi precedenti, secondo i protocolli Pacobace per la gestione dei plantigradi immessi anche in Veneto, Lombardia e altre regioni, all’orsa era stato messo un radiocollare per poterne seguire i pericolosi movimenti.
L’aggressione di Ferragosto ha indotto la Provincia autonoma a emanare un’ordinanza contingibile e urgente per la cattura e il confinamento nell’area cintata del Casteller, ampia 10mila metri quadri. La motivazione dell’ordinanza è l’incolumità pubblica.
Il ministero dell’Ambiente, competente in casi simili, non ha potuto intervenire poiché diverse sentenze hanno escluso del tutto lo Stato dalla gestione degli animali ospitati dalla Provincia autonoma di Trento.
Difatti sia un Tar sia il Consiglio di Stato hanno stabilito che l’autonomia del Trentino anche sugli orsi è prevista dalla Costituzionale, che in quanto legge fondante è più forte delle leggi ordinarie dello Stato che danno al ministero dell’Ambiente la supervisione su questi animali delle altre zone non autonome.
L’orsa in precedenza era stata anestetizzata 5 volte, la prima volta quando è stata prelevata in Slovenia fra gli orsi in sovrannumero destinati a essere abbattuti.
Sono state disposte trappole, in cui sarebbe stata anestetizzata per il trasporto al Casteller, ma il diffidente animale le ha evitate. La settimana scorsa una squadra di esperti in appostamento in una baita presso la quale c’era la carcassa di una pecora predata dall’orsa Daniza ha sorpreso l’animale e dalla finestrella della casupola ha sparato alla coscia di Daniza un dardo contenente anestetico con un dosaggio leggero, per sicurezza: una carica adatta a un orso di 80 chili quando Daniza ne pesava 106. Purtroppo in tempi recenti l’animale deve avere sviluppato un’intolleranza ed è morta.
I due cuccioli, già svezzati, non vengono catturati perché se venissero confinati nell’area del Casteller sarebbero salvi ma al tempo stesso sarebbero “persi” dal punto di vista naturalistico della conservazione della specie. Uno di essi comunque ha un chip trasmittente all’orecchio e possono essere assistiti a distanza.
Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il quale - come spiegato più sopra - per legge non è potuto intervenire nella vicenda, ha "inviato alla Provincia di Trento la richiesta di una relazione sull’accaduto per chiarire la dinamica dei fatti e chiedendo misure affinché episodi come questo non si ripetano più".
L'assessore regionale all'Ambiente della Regione Lombardia (regione in cui vi sono alcuni orsi, anch’essi importati dalla Slovenia nel quadro di un programma europeo) osserva che “la convivenza tra uomo e orso è certamente una sfida che passa attraverso un corretto approccio tecnico-scientifico della gestione della presenza degli orsi, la condivisione delle esperienze tra i vari enti, la corretta impostazione degli interventi di dissuasione".
Per protestare per la morte dell’orsa diverse associazioni ambientaliste e animaliste hanno organizzato per lunedì 15 settembre a Roma una "Manifestazione nazionale per Daniza".
Completamente sballati gran parte dei commenti alla vicenda che ha appassionato molte persone.
Secondo la Lav (Lega antivivisezionista) i cuccioli dovrebbero essere catturati e tutti gli orsi del Trentino dovrebbero essere messi sotto “sequestro preventivo per la loro messa in sicurezza evitando così nuove esecuzioni. Non si tratta di un errore, ma di una esecuzione avallata proprio dalle istituzioni che dovrebbero tutelare la Fauna selvatica, in primis il pilatesco ministro dell’Ambiente Galletti che se n’è  lavato le mani”. Infine, la Lav chiede che la gestione di tutti gli orsi del Trentino sia trasferita allo Stato perché secondo l’associazione “la fauna selvatica è  patrimonio indisponibile dello Stato, per legge dello Stato”.
L’Aidaa, associazione italiana difesa animali ed ambiente, ha depositato alla procura della repubblica di Trento una denuncia penale a carico di Galletti, ministro dell’Ambiente, e di Ugo Rossi, presidente della Provincia di Trento, di cui l’associazione chiede “la condanna penale”.
La morte dell’orsa Daniza è “un fatto gravissimo, un'onta per le istituzioni”, dice la senatrice di Forza Italia Manuela Repetti. “In molti avevamo esortato il presidente della provincia Rossi a rivedere la sua decisione, ma non c'è stato nulla da fare, il ministro Galletti aveva avallato la decisione e oggi ha il coraggio di chiederne spiegazioni".
Se la prende con il ministero (che, come detto prima, non può avere alcuna competenza sugli orsi del Trentino) anche l’Enpa. "Chiediamo le dimissioni del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Se non è in grado di tutelare un orso ci chiediamo come faccia a tutelare il resto", dice Carla Rocchi, presidente dell’Ente nazionale protezione animali.
Convinta che il ministero abbia una qualche competenza è anche la senatrice del Pd Laura Puppato, componente della commissione Ambiente, che si chiede: “Perché la Provincia di Trento ha agito in questo modo? Chi ha autorizzato questa operazione ad alto rischio, visto che l’orsa aveva 19 anni e la sua cattura avrebbe messo comunque a repentaglio la vita dei suoi piccoli? La fauna è proprietà indisponibile dello Stato e quindi i ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, per le competenze che hanno in questa vicenda, sono intervenuti preventivamente?”.
"Era una mamma che voleva prendersi cura dei suoi cuccioli ed è morta nel brutale tentativo di cattura. Le hanno sparato una dose di narcotico che l’ha uccisa, un'esecuzione in piena regola”, protesta il deputato del Movimento 5 stelle Riccardo Fraccaro.
La Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu) chiede un'inchiesta penale. "È una morte assurda ma annunciata, quella dell’orsa Daniza. Molti in fondo la volevano, altri hanno fatto poco per evitarla”.
“Un imprudente avventore che si aggirava curioso e furtivo intorno ai suoi orsacchiotti”, così è definito l’uomo aggredito secondo Vincenzo Pepe, presidente di FareAmbiente.

 

immagini
leggi anche: