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​Clima. Qui Marrakech: l'agricoltura bio può fermare il cambiamento climatico

where Marrakech (Marocco) when Lun, 14/11/2016 who redazione

I sistemi biologici medi possono immagazzinare circa 3,5 tonnellate di CO2 per ettaro all'anno. Lo studio del Crea sull’impatto della degradazione dei suoli

13nov16ecocop22agricolturabiologica1.jpgAlla Cop22 di Marrakech si è parlato del ruolo che riveste l'agricoltura biologica nella lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici e nel promuovere la biodiversità. A organizzare il dibattito è stata la Federazione Marocchina degli Agricoltori Biologici (Fimabio).
Nel dibattito è intervenuto Andre Leu, presidente della Federazione Internazionale dei Movimenti di Agricoltura Biologica (Ifoam), per ribadire il grande potenziale che l'agricoltura biologica può offrire nel sostenere la lotta globale agli effetti dei cambiamenti climatici prima di raggiungere il punto di non ritorno.

“L'agricoltura biologica può aiutare a invertire il processo di cambiamento climatico, perché assorbe l'anidride carbonica presente nell'atmosfera e la immagazzina nel terreno come sostanza organica", ha spiegato, sottolineando che i sistemi biologici medi possono immagazzinare circa 3,5 tonnellate di CO2 per ettaro all'anno.
Il presidente della Fimabio gli ha fatto eco, esortando il governo del Marocco a includere l'agricoltura biologica nei piani di resilienza climatica.
Nel corso del dibattito, Fimabio ha distribuito un documento dal titolo "Manifesto per un Marocco Bio a sostegno di un'Africa Bio", che invita a includere la promozione dell'agricoltura biologica nell'agenda Cop22.
L'evento fa parte delle attività che si stanno svolgendo nell'area Sapere e Tradizioni della Zona Verde della Cop22.

Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’economia agraria (Crea) presenta a Marrakech uno studio in occasione dell’evento “Land degradation monitoring and assessment for climate change mitigation and adaptation. A synergistic approach to achieve the agenda 2030 goals: the italian experience”. L’evento, organizzato in collaborazione con Cnr, Enea e Ispra, si svolge lunedì 14 novembre all'interno del Padiglione Italia della Cop 22 di Marrakech.
Il degrado del suolo - secondo lo studio del Crea - ha impatti diretti e indiretti su clima, biodiversità e sulle condizioni di vita delle popolazioni. La prevenzione di questi fenomeni si basa su azioni di conservazione e sullo sviluppo di attività agricole, forestali e pastorali sostenibili. In questo quadro le attività di ricerca e di analisi delle politiche agricole e ambientali è centrale, sia a livello globale, che con specifico riferimento alla realtà italiana, con l’obiettivo generale di contribuire all’efficacia di politiche, piani e programmi.

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Un momento dell'evento di Crea alla Cop22
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