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Il Collegato ambientale alla legge di stabilità passa alla Camera. Un fondo per la green economy

where Roma when Lun, 17/11/2014 who redazione

Il disegno di legge ambientale, collegato alla legge di stabilità per il 2014, approvato alla Camera con 295 voti. Ora passa all'esame del Senato. Sconti fiscali ai Comuni che riciclano

L'Aula della Camera ha approvato il disegno di legge sull'ambiente collegato alla legge di stabilità per il 2014, come risulta dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) 2014. I sì sono stati 295, 47 i no, 89 gli astenuti. Il testo, che passa all'esame del Senato, contiene misure in materia di valutazioni ambientali, energia, acquisti "verdi", gestione dei rifiuti, difesa del suolo, risorse idriche.
ermeterealacci.jpg“Una buona notizia per il paese e per la nostra economia: la camera ha approvato a larga maggioranza il collegato ambientale, un provvedimento molto importante e articolato che promuove misure in sostegno della green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, commenta Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente della Camera. Il provvedimento, “di cui sono stati relatori i colleghi Borghi e Bratti, grazie a un intenso lavoro portato avanti insieme a tutti i gruppi politici durante l'esame in commissione ambiente è stato molto cambiato e rafforzato e può dare un contributo importante al rilancio della nostra economia. Proprio per questo mi auguro che il passaggio del collegato ambientale in senato sia rapido e che non accada quanto abbiamo già visto per le agenzie ambientali e gli ecoreati, due leggi approvate a larghissima maggioranza alla Camera e arenate da mesi a Palazzo Madama”.
Cuore del collegato ambientale sono le misure che rafforzano il recupero e il riciclo delle materie prime seconde, quelle per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti e le disposizioni in sostegno della mobilità sostenibile insieme alla strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. Vengono introdotti un fondo di investimento per la green economy e agevolazioni sulle tasse sui rifiuti per i comuni virtuosi.

Tra i molti e attuali temi su cui interviene il collegato, anche il contrasto al dissesto idrogeologico. Il provvedimento introduce importanti misure per la manutenzione e la valorizzazione dei bacini idrici, penso ad esempio ai contratti di fiume, e contro l'abusivismo edilizio, in particolare per quanto riguarda le aree del paese più delicate dal punto di vista idrogeologico. Previste anche misure per una maggiore salvaguardia dell'ambiente, tra cui l'ampliamento della tutela nei confronti dei disastri ambientali in mare, e interventi che tendono a favorire le pratiche virtuose sul fronte energetico.  Inoltre, chi produce o detenga rifiuti di rame che non provvede direttamente al loro trattamento deve consegnarli unicamente ad imprese autorizzate alle attività di trasporto e raccolta di rifiuti o di bonifica dei siti o alle attività di commercio o di intermediazione senza detenzione dei rifiuti, ovvero a un ente o impresa che effettua le operazioni di trattamento dei rifiuti o ad un soggetto pubblico o privato addetto alla raccolta dei rifiuti.

L'approvazione del collegato ambientale alla camera dei deputati è un grande risultato, si tratta della prima legge italiana dove viene introdotto il termine green economy”. Lo afferma la sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo. “Sono molte, infatti, le misure contenute - spiega Velo - che vanno dai contratti di fiume agli appalti verdi; dalla mobilità sostenibile, al sostegno della quale sono stati stanziati 35 milioni di euro, all'accesso universale all'acqua; passando per la lotta ai cambiamenti climatici. Il tema affrontato in maniera più ampia è quello del riuso dei materiali. Il nostro Paese può vantare il primo posto in Europa nell'industria del riuso del materiali e con questo provvedimento sosteniamo e incentiviamo un settore che è contemporaneamente vitale per l'economia e per l'ambiente”.

Più green economy e uso intelligente delle risorse naturali. Conciliare sviluppo e sostenibilità ambientale, creare lavoro nel rispetto del contesto naturale in cui si vive. Questa la filosofia del ddl che rappresenta una tappa fondamentale nell'adozione di politiche ambientali verso uno sviluppo sostenibile”. Così la vicecapogruppo Ncd alla Camera, Dorina Bianchi, commenta il voto. “Tra gli aspetti di maggior rilievo l'introduzione, nell'assegnazione degli appalti pubblici, di criteri di valutazione in linea con le certificazioni ambientali europee. E la valorizzazione e il recupero delle risorse naturali, che rafforzino anche le politiche a sostegno della raccolta differenziata”.

"Questo disegno di legge è una grande sfida per il paese e per la politica. L’ambiente non è più trattato solo in chiave di emergenza ma ci si pone l’obiettivo ben più ambizioso di definire le politiche ambientali nazionali in una logica di sviluppo sostenibile. E di tale cambiamento è protagonista il Partito Democratico. Per questo voteremo convintamente e con orgoglio a favore di questo provvedimento". È quanto ha dichiarato la deputata Pd Chiara Braga.
“La prima tappa per attuare l'agenda verde per l'Italia è stata raggiunta”, osserva Barbara Degani, sottosegretaria all'Ambiente. “Con il fondamentale contributo del Senato vareremo definitivamente un pacchetto di norme per dare alla green economy ulteriore slancio in una cornice di semplificazione e di cultura ambientale diffusa. Dagli acquisti verdi alla mobilità sostenibile - conclude Degani - possiamo dare al paese una nuova prospettiva di sviluppo”.

“Una bella notizia per chi crede nell'ambiente come volano di sviluppo. È un testo che il lavoro parlamentare ha migliorato e che dà strumenti nuovi in difesa dell'ambiente. Ora è necessario che anche in Senato si arrivi alla sua approvazione in breve tempo”, afferma Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente.
“Un passo importante per un settore strategico del nostro Paese come quello ambientale”, dice il ministro della Giustizia (e già dell’Ambiente) Andrea Orlando. “Occorrerà perfezionare l'opera e approvare al più presto le altre norme che a suo tempo sollecitai come urgenti e necessarie: la legge per lo stop al consumo del suolo e la normativa di contrasto ai reati ambientali”.

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Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera
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