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​Corte dei Conti: ritardi nella gestione del fondo riduzione rifiuti

where Roma when Lun, 11/11/2013 who redazione

Sono stati utilizzati solo in parte per la stipulazione di Accordi di Programma che hanno riguardato le regioni Basilicata, Molise e Sicilia. Buona parte delle risorse sono andate per esigenze della Protezione civile o per altre finalità

"Evidenti ritardi nella gestione delle risorse assegnate a decorrere dall'esercizio 2008, con un'azione che finora non sembra aver prodotto risultati concreti nella gestione del servizio per la prevenzione della produzione dei rifiuti nelle specifiche realtà locali coinvolte". È quanto emerge da una relazione della Corte dei Conti sul Fondo per la promozione degli interventi di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio, istituito da una legge del 2007.
"I fondi stanziati nel periodo 2008 - 2012, pari a complessivi 69.051.515 euro - spiega la Corte dei Conti -, sono stati solo in parte utilizzati per la stipulazione di Accordi di Programma che hanno riguardato le regioni Basilicata, Molise e Siciliana per l'importo complessivo di 27.104.393 euro. Buona parte delle risorse inizialmente assegnate sono state, infatti, utilizzate per esigenze della Protezione civile o per altre finalità". "Solo alla fine dell'anno 2012 sono stati sottoscritti ulteriori 3 accordi di programmi con i Comuni di Roma, Napoli e Palermo - proseguono i magistrati contabili -. La funzione di guida e direzione assegnata all'Amministrazione centrale dalla legge n. 244 del 2007 avrebbe dovuto indurre la stessa a fissare, in relazione alla disponibilità delle risorse, obiettivi ben definiti sulla base della reale capacità di raggiungerli". "Viceversa - sottolinea la Corte dei Conti -, la verifica ha fatto emergere notevoli ritardi nell'emanazione dei decreti di ripartizione delle risorse annualmente stanziate (i decreti del Ministro dell'Ambiente relativi all'anno 2008 e 2011 non sono stati mai emanati) e più in generale un'inadeguata pianificazione e, di conseguenza, un non accurato monitoraggio del processo di erogazione dei fondi pubblici da parte del Ministero".  
 
 

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