Ecologia

I giorni delle polemiche sulle misure contro l’inquinamento sfumano di fronte alle rilevazioni che registrano un forte calo degli inquinanti nelle maggiori città

Il maltempo ha spazzato l’accumulo di sostanze inquinanti, e soprattutto ha ripulito l’aria delle maggiori città dalle polveri fini (pm10) e finissime (pm2,5) che si erano accumulate nelle scorse settimane per la prolungata siccità. Sotto accusa soprattutto gli impianti di riscaldamento, con una maggiore attenzione per la combustione di gasolio e per il ricorso sempre più ampio alle caldaie alimentate con i pellet di legna, le quali danno un contributo a contenere le emissioni di anidride carbonica (il gas accusato di scaldare il clima) ma producono una forte quantità di polveri.

Così i sindaci delle maggiori città come Milano, Roma e Napoli hanno revocato i vincoli alla circolazione dei veicoli e i limiti più restrittivi al riscaldamento degli edifici che erano stati emanati per ridurre l’accumulo degli inquinanti, secondo le regole concordate la settimana scorsa con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.

In particolare in Lombardia le precipitazioni, anche a carattere nevoso, hanno influito in maniera significativa sulle concentrazioni di Pm10 soprattutto a Milano e nella parte sud-occidentale della regione, mentre nella parte orientale e nella zona prealpina i valori di inquinanti sono restati elevati. Secondo i dati rilevati dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria di Arpa Lombardia, il 2 di gennaio le concentrazioni di Pm10 a Milano si erano attestate tra 37 e 49 μg/m³, tornando nuovamente sotto al valore limite giornaliero di 50 µg/m³. Il valore massimo in Lombardia si è registrato a Valmadrera, un’area industriale incassata in una stretta valle alle porte di Lecco, con una concentrazione di 86 μg/m³. Nei capoluoghi situazioni di superamento del valore limite giornaliero sono state riscontrate a Bergamo con 74 µg/m³, a Brescia con 71 µg/m³, a Monza con 58 µg/m³, a Varese con 69 µg/m³, a Como con 81 µg/m³, a Lecco con 77 µg/m³, a Sondrio con 73 µg/m³ e a Mantova con 62 µg/m³ . Condizioni migliori e al di sotto del valore limite sono state registrate a Pavia con 40 µg/m³, a Lodi con 40 µg/m³ e a Cremona con 46 µg/m³.