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​EEA: l’Unione europea va verso il - 21% di CO2 al 2020; dagli Stati progressi “misti”

where Roma when Lun, 14/10/2013 who redazione

I dati sono contenuti nel rapporto “Tendenze e proiezioni in Europa 2013”, presentato a Bruxelles dall’Agenzia europea per l’ambiente

“Gli Stati membri dell’Unione europea mostrano progressi ‘misti’ verso i tre obiettivi climatici ed energetici per il 2020, anche se l’Unione nel suo insieme potrebbe ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 21% nel 2020 solo con l’insieme delle misure nazionali già adottate”. Il problema è che "nessuno Stato membro è sulla buona strada verso il raggiungimento di tutte e tre gli obiettivi ma, allo stesso modo, nessuno Stato membro è poco efficiente in tutte e tre le aree". Questi i risultati del nuovo rapporto “Tendenze e proiezioni in Europa 2013” dell’Agenzia europea dell’ambiente (Eea- European environmental agency), che considera i progressi dell’Ue nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, di efficienza energetica e di energie rinnovabili.
L’Unione "ha ridotto le emissioni tra il 1990 e il 2012 di circa il 18% - si legge nel rapporto - quindi è già vicino al target di riduzione delle emissioni del 20% entro il 2020". In Ue, poi, "le fonti rinnovabili hanno contribuito al 13% del consumo finale di energia nel 2011" e questa percentuale, "dovrebbe aumentare al 20 % entro il 2020".
Dalle ultime analisi, l’Eea "conferma che l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica stanno avendo un effetto significativo sulla riduzione delle emissioni - dichiara Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Agenzia - dobbiamo continuare a costruire su questo successo". Quindi, "per ottenere i tagli delle emissioni richiesti dalla scienza, gli Stati membri devono assicurare che oggi non stanno facendo scelte che diventeranno ostacoli per un futuro a basse emissioni di carbonio", conclude Bruyninckx.
 

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