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Ilva: al lavoro la commissione Aia. Tensione “Il Fatto” – Clini sui permessi di emissione

where Taranto when Lun, 03/09/2012 who redazione

È ripresa l’attività della commissione ministeriale che si occupa della revisione dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale rilasciata nell’agosto 2011 all’Ilva di Taranto. Il gruppo di esperti, incaricato dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di acquisire gli elementi tecnici e predisporre entro il 30 settembre lo schema di Aia, ha affrontato nuovamente il tema delle migliori tecnologie, le “bat”, per l’ammodernamento degli impianti, mentre la scorsa settimana erano state analizzate le problematiche inerenti le cokerie, ossia l’impianto di agglomerazione e le acciaierie 1 e 2.

La commissione dovrà attenersi anche alle prescrizioni indicate dal gip, Patrizia Todisco, nel provvedimento di sequestro dell’area a caldo dello stabilimento, alle osservazioni del Tar di lecce in merito alla precedente autorizzazione e alle norme regionali in materia di protezione della qualità dell’aria e della salute. 
Nel frattempo è alta tensione tra il quotidiano “Il Fatto” e il ministro dell’Ambiente sui permessi di emissione al siderurgico tarantino. Il direttore del Fatto.it, Peter Gomez, ha infatti raccontato in tivù che Clini nel 2008 avrebbe “regalato” alle imprese – tra cui l’Ilva – i permessi di emissione di CO2, creando un danno all’ambiente e causando una multa miliardaria dalla Ue. “Gomez – risponde in una nota l’ufficio stampa del Ministero – non ricorda che il regalo era previsto dalla direttiva Ue Emission Trading che stabiliva l’assegnazione a titolo gratuito dei permessi alle imprese. Di conseguenza il decreto del 28 febbraio 2008, che ha attuato la direttiva europea, e che porta la firma del ministro dell’Ambiente dell’epoca, Alfonso Pecoraro Scanio, ha previsto l’assegnazione gratuita dei permessi a tutte le imprese italiane. Inoltre – conclude il comunicato – Gomez non ricorda che Clini ha sempre messo in evidenza pubblicamente il suo dissenso dalle modalità di applicazione in Italia della direttiva europea”.