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L’Ilva stanzia 146 milioni per l’ambiente. Al lavoro la commissione Aia

where Taranto when Lun, 27/08/2012 who redazione

Il ministro Clini giudica “modesto” l’investimento. Entro il 30 settembre la commissione rilascerà al siderurgico più grande d’Europa la nuova Autorizzazione integrata ambientale. Denuncia di Anonymous: “Dati alterati sul database siderurgico”

Per salvaguardare l’ambiente, l’Ilva stanzia 146 milioni di euro. Un impegno economico annunciato dal presidente del siderurgico, Bruno Ferrante, il 17 agosto scorso durante il vertice a Taranto con i ministri Clini e Passera, e che in queste ore il cda ha approvato. L’investimento è stato giudicato “modesto” dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che ha sottolineato che 146 milioni “servono solo per alcuni interventi, sicuramente non coprono tutto il ciclo di investimenti necessari”.
Ferrante dopo il consiglio di amministrazione è comunque soddisfatto e spiega che alcuni interventi sono già in corso di attuazione, altri che riguardano l’area a caldo (sotto sequestro, ndr) “verranno valutati con i custodi e avviati subito a realizzazione”. L’ex prefetto di Milano cita in particolare gli interventi sui sistemi di monitoraggio, oggetto in parte di accordo con la regione e con l’Arpa, il campionamento a lungo termine delle diossine, gli interventi sugli altiforni per una efficace captazione delle polveri, la barriera frangivento ai parchi minerari e, infine, l’adeguamento del raffreddatore rotante dell’impianto di agglomerazione.
La decisione del cda dell’Ilva arriva poche ore prima dell’arrivo a Taranto della commissione ministeriale che entro il 30 settembre rilascerà al siderurgico più grande d’Europa la nuova Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale. Sui lavori della commissione c’è molta attesa, tanto che Legambiente ha chiesto di essere coinvolta nell’iter di rilascio dell’autorizzazione. “La nuova Aia assume come riferimento l’impiego delle migliori tecnologie indicate dalla Commissione europea – assicura Clini – e le prescrizioni del gip di Taranto per la sicurezza degli impianti”.
Il 12 ottobre, invece, la Asl di Taranto presenterà i risultati di un monitoraggio biologico finanziato dal ministero della Salute su circa cinquanta allevatori tarantini per valutare il carico di metalli pesanti e di diossine trovati nei loro organismi.
A proposito di inquinamento, gli hacktivist di Anonymous hanno lanciato l’operazione “OperationGreenRight” contro l’Ilva e sostengono di essere entrati in possesso di dati contenuti nel database del siderurgico. La conclusione del collettivo è netta: “A seguito delle nostre ricerche, emerge che i grafici dei valori delle polveri come il furfurano (nome comune dell’ossido di divinilene) hanno superato i limiti di legge e sono stati manipolati”, accusano in una nota.    
Prima della chiusura di agosto, come noto, il Consiglio dei ministri aveva sbloccato 336 milioni di euro necessari per gli interventi di bonifica del sito.

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