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Impianti bloccati. Cinque Stelle e Lega divisi sui rifiuti End of Waste

where Roma when Lun, 11/02/2019 who roberto

Ancora tutto fermo sulle regole per sbloccare il riciclo: i Cinque Stelle vogliono mettere regole più vincolanti, la Lega punta sulla semplificazione

Sulle regole europee End of Waste per derubricare a prodotti i rifiuti riciclabili c’è ancora impasse.rifiuti-endofwaste.jpg La Lega spinge per una semplificazione disarticolata sul territorio, che faciliti il riciclo di prodotti, i Cinque Stelle spingono, attraverso il ministro Sergio Costa e il capo dell’ufficio legislativo Amedeo Speranza, per regole molto rigorose e per controlli accentrati sul ministero.
Sergio Costa - "Abbiamo provato a trovare una quadra parlamentare che non è arrivata, ma non demordiamo". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa sul mancato accordo in Dl Semplificazioni sulla questione end of waste. "Non ci fermiamo. L'importante è che nel frattempo abbiamo costituito un gruppo di lavoro" aggiunge Costa, ricordando che sono in arrivo gli altri decreti, "e poi abbiamo da recepire le quattro direttive europee, il pacchetto rifiuti, entro il 5 luglio 2020. E là dentro ci sarà spazio anche per questo. Noi non ci fermiamo, stiamo provando a dare risposte".
Paolo Arrigoni della Lega - I decreti End of waste, che consentono alle materie prime seconde derivanti dal riciclo di varie tipologie di rifiuti di essere immesse nel ciclo produttivo "sono in ritardo e li deve emanare il ministero dell'Ambiente; come Lega, nel decreto Semplificazioni che sta per essere approvato con la fiducia alla Camera, abbiamo tentato di proporre con un emendamento una norma per  rimuovere la situazione di stallo che sostanzialmente blocca il settore del riciclo dei rifiuti, preoccupante per il mondo delle imprese. La norma faceva salve le autorizzazioni già rilasciate e incaricava le regioni per il rilascio delle concessioni per l'autorizzazione di cessazione del rifiuto. Purtroppo su questa nostra proposta non c'è stata condivisione con l'altro contraente del contratto di governo ed è stata purtroppo sfilata dal dl semplificazioni".
Stefano Ciafani - “È urgente che il ministero dell'ambiente con una task force costituita velocizzi l'iter di definizione e condivisione dei decreti end of waste, partendo dall'emanazione di una circolare per tutte le Regioni per confermare che la produzione del biometano da digestione anaerobica non ha nulla a che fare con la normativa Eow”. Lo afferma Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.
La Legambiente - Una norma efficace sull'End of waste, più impianti per il riciclo e il riuso dei rifiuti urbani e speciali, una tariffa puntuale e obbligatoria per ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti grazie ai sistemi di raccolta domiciliare, sul modello di quanto già fatto con legge regionale in Emilia Romagna o nel Lazio, e una nuova ecotassa sui rifiuti in discarica, basata sui quantitativi pro capite di secco residuo smaltito. Sono alcune delle dieci "proposte pratiche" di Legambiente, "che mirano ad abbattere quelle barriere non tecnologiche ancora oggi presenti, che stanno rallentando vistosamente la corsa dell'economia circolare". Le altre proposte sono la costruzione di un mercato dei prodotti realizzati con le norme relative al Green Public Procurement (GPP) e l'applicazione obbligatoria dei Criteri ambientali minimi (Cam) nelle gare d'appalto, il rafforzamento del sistema dei consorzi obbligatori, "senza pensare a ulteriori aperture al mercato, che hanno sempre fallito in questo settore nel passato". Per l'associazione, è urgente anche garantire più controlli lungo tutta la filiera dei rifiuti, urbani e speciali, per combattere la concorrenza sleale e i traffici illeciti con l'emanazione dei decreti ministeriali della legge 132/2016, che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente formato da Ispra e dalle Arpa.  "Investire sull'economia circolare - sottolinea l'associazione - conviene al bilancio dello Stato perché riduce le importazioni di materie prime, all'ambiente e alla salute dei cittadini. Ma per arrivare a questo risultato è indispensabile rimuovere quegli ostacoli normativi - ad esempio la burocrazia asfissiante, i decreti Eow sulle materie prime seconde che non arrivano mai, il mancato consenso sociale per la realizzazione dei fondamentali impianti di riciclo - che frenano il decollo di questo modello di sviluppo economico, al centro delle direttive europee, e che trasforma i rifiuti da problema a risorsa. È questa la sfida che Legambiente lancia oggi al Governo e al Parlamento con queste 10 proposte".

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