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​Inquinamento dell’acqua, per il ministro Costa la sinergia tra cittadini e forze dell'ordine è l’arma migliore

where Roma when Lun, 04/02/2019 who redazione

Le segnalazioni dei cittadini hanno portato a 63 le denunce in quattro regioni, a sequestri di aziende e impianti per oltre 5 milioni di euro

inquinamento-acqua.jpg"Un grandissimo risultato, sia per le dimensioni dell'operazione, sia perché dimostra che la sinergia tra cittadini e forze dell'ordine è un'arma formidabile contro i crimini ambientali. Il mio appello è: continuate a segnalare". Così il ministro dell'ambiente Sergio Costa ha commentato i risultati dell'indagine dei Carabinieri del comando per la Tutela Ambientale, avviata nell'ambito del contrasto all'inquinamento idrico e dei processi di depurazione delle acque reflue industriali che ha portato al deferimento all'Autorità Giudiziaria di 63 persone distribuite tra Campania, Calabria, Basilicata e Puglia.
 
I denunciati sono titolari, amministratori e gestori di aziende/imprese responsabili di inosservanza o assenza delle previste autorizzazioni agli scarichi di tipo industriale e, come previsto dal Codice dell'Ambiente (Art. 137), rischiano l'arresto da due mesi a due anni o l'ammenda da millecinquecento a diecimila euro.
 
Le indagini hanno per la maggior parte preso il via dalle segnalazioni di privati cittadini allarmati dai rischi di contaminazione delle falde acquifere. I Carabinieri del Noe hanno effettuato indagini su aziende operanti nei settori delle materie plastiche, chimiche, di produzione di materiale ferroso, officine meccaniche, autolavaggi nonché alberghi e plessi ospedalieri pubblici o privati. I controlli hanno consentito di accertare sversamenti illegali, spesso di sostanze altamente inquinanti e tossiche nelle fognature pubbliche, in canali di scolo o nei casi più gravi in corpi idrici superficiali (mare, fiumi o torrenti).
 
Ingente il valore dei sequestri operati, che hanno superato i cinque milioni di euro e riguardato condotte di scarico, vasche di deposito reflui, pozzi, e nei casi più gravi, interi impianti di produzione/aziende, dei quali è stata sospesa temporaneamente l'attività. Analoghi controlli verranno reiterati nei prossimi mesi anche in altre Regioni.

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