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L’inquinamento non ci premia - Bruxelles deferisce l’Italia alla Corte di Giustizia Ue per smog e fogne

where Bruxelles when Lun, 11/03/2019 who roberto

Le aree soggette a sforamento dei limiti di NO2 sono grandi città come Milano, Torino e Roma

La Commissione europea ha deferitoroma-smog_0.jpg l'Italia alla Corte di giustizia Ue per la ripetuta violazione dei limiti annuali e orari di biossido di azoto (NO2) nell'aria delle città e per il mancato adeguamento alle norme Ue dei sistemi di trattamento delle acque di scarico in oltre 700 agglomerati e 30 aree sensibili dal punto di vista ambientale con più di 2mila abitanti. Le aree soggette a sforamento dei limiti di NO2 sono state grandi città come Milano, Torino e Roma e centri più piccoli come per esempio Catania, Campobasso, Genova e aree come la Pianura Lombarda e la costa Toscana.

Smog - L'Italia è già stata deferita in Corte per sforamento dei limiti di PM10 nel maggio del 2018, insieme ad altri paesi Ue.
L'Italia avrebbe dovuto rispettare i limiti per il biossido d'azoto entro il 2010, secondo quanto previsto dalla direttiva Ue 2008/50. La causa davanti alla Corte di Giustizia Europea riguarda sforamento dei limiti di NO2 in dieci città, incluse Milano, Torino e Roma, con una popolazione totale esposta a livelli fuori norma di circa 7 milioni di abitanti. Lo scorso novembre, Cittadini per l'Aria, con il supporto di ClientEarth, ha proposto al TAR della Lombardia un ricorso contro la Regione Lombardia affinché integri al più presto con nuove e più incisive misure la pianificazione sull'aria e, in particolare, il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell'Aria (PRIA) per raggiungere il rispetto dei valori limite di PM10, PM2.5 e NO2 nel tempo più breve possibile.
 
Sono ben 547,58 i milioni di euro dell'importo complessivo delle sanzioni pecuniarie che l'Italia ha dovuto versare in ragione delle condanne irrogate dalla Corte di giustizia ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ha riferito il governo alla Camera nei giorni scorsi, rispondendo all'interpellanza urgente di Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa.
 
Legambiente – “La notizia del deferimento dell'Italia alla Corte Giustizia Ue per smog e fogne, arrivato oggi dalla Commissione Europea e che segue quello del 2018 per sforamenti dei limiti di Pm10, non ci sorprende affatto. Anzi è la conferma di quanto poco il nostro Paese abbia fatto in questi anni su questi due fronti sui quali, invece, è urgente intervenire". Lo dichiara il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
 
Greenpeace – “Se a Milano è stata avviata una programmazione per lo stop ai diesel, sia pure per una data tardiva come il 2030, non si hanno ancora notizie di iniziative a Torino e Palermo", ha detto il responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, Luca Iacoboni. "A Roma, invece, più di un anno fa la sindaca Raggi ha promesso un bando dei diesel nel centro storico entro il 2024. Un impegno ambizioso, che però non ha ancora visto un solo passo concreto.

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