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​Ispra scopre dei “camini idrotermali” al largo di Panarea

where Roma when Lun, 18/11/2013 who redazione

Secondo l’Ispra, questo ritrovamento e le analisi sui camini consentiranno di ampliare le conoscenze sulla biodiversità associata agli ambienti vulcanici sottomarini e alla produzione di energia biologica idrotermale

Un’area idrotermale molto estesa, tra i 90 e i 210 metri di profondità, caratterizzata dalla presenza di diversi "camini idrotermali", strutture che emergono dal fondo del mare prodotte dalla deposizione di minerali di che provengono da attività di emissione vulcanica. Questo è quanto è stato trovato e monitorato dall’Ispra nell’area Eoliana al largo di Panarea, alla profondità di oltre 200 metri.   
Già negli ultimi tre anni, spiega una nota, l’Ispra ha identificato un’area idrotermale profonda a largo dell’isola di Panarea, nell’ambito di una ricerca nell’Arcipelago Eoliano mirata alla studio della biodiversità associata ai fenomeni vulcanici sommersi. Nei giorni scorsi, l’Ispra ha condotto una campagna di ricerca con la nave dell’Istituto, l’Astrea e in collaborazione con l’Ismar di Bologna, l’Iamc di Messina e l’Ingv.   
"I camini trovati rappresentano i più numerosi e profondi riscontrati nel Mediterraneo centrale e raggiungono altezza di circa 80 centimetri - spiega Ispra - si presentano con varie forme e con una colorazione arancione nell’estremità e grigia alla base". Le strutture idrotermali sono state individuate sul fondale marino con l’utilizzo del Multibeam e visti attraverso il Rov, il robot filoguidato dotato di telecamere. Con questo strumento sono stati prelevati e portati in laboratorio, per la prima volta in Mediterraneo, per ottenere informazioni importanti sulla composizione mineralogica, sulle comunità batteriche, sullo stato dell’attività idrotermale.     
Secondo l’Ispra, "questo ritrovamento e le analisi sui camini consentiranno di ampliare le conoscenze sulla biodiversità associata agli ambienti vulcanici sottomarini e alla produzione di energia biologica idrotermale e potranno contribuire a identificare e monitorare nuove aree di attività geotermica sottomarina".  
 

 

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