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In Lombardia al via il monitoraggio della qualità dell’aria a Orio al Serio

where ​Bergamo when Lun, 05/05/2014 who redazione

L’aeroporto bergamasco contestato dai cittadini

Decolla la convezione tra Arpa, Regione Lombardia e la società di gestione Sacbo per la realizzazione del monitoraggio della qualità dell'aria nell'area dell'aeroporto Caravaggio di Orio al Serio.
Secondo l'assessore all'Ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, la bergamasca Claudia Maria Terzi, "si tratta di ulteriori monitoraggi che vanno ad aggiungersi a quelli effettuati periodicamente sul territorio dei Comuni limitrofi all'aeroporto Caravaggio e che rispondono alle richieste avanzate sia dai Comitati dei cittadini, sia dalle amministrazioni locali".
La convenzione prevede il monitoraggio dei principali inquinanti convenzionali e microinquinanti connessi all'attività aeroportuale.
I campionamenti si svolgeranno in periodi temporali rappresentativi di diverse condizioni: la prima tranche si è svolta tra il 13 maggio e il 2 giugno, durante la sospensione dei voli per i lavori di ripavimentazione delle piste, e sino a fine giugno con la ripresa delle attività. La seconda tranche di misurazioni ricomincerà a dicembre 2014 e gennaio 2015, mesi corrispondenti solitamente al periodo di maggior ristagno degli inquinanti atmosferici.
L'obiettivo è ottenere un ampio e approfondito studio utile a determinare l'impatto delle strutture aeroportuali sull'inquinamento atmosferico dell'area urbana di Bergamo e ricavare elementi di valutazione per la definizione di azioni mirate da intraprendere nel breve-medio termine a tutela di ambiente e popolazione.
I dati raccolti e confrontati con misure di "fondo" consentiranno di valutare l'entità dell'impatto dell'aeroporto sulla qualità dell'aria.
Le emissioni degli aeromobili possono influenzare la qualità dell'aria a terra solo fino ad altezza limitata, oltre la quale gli inquinanti si disperdono su aree molto vaste. I risultati relativi al primo step del monitoraggio saranno disponibili a partire da novembre 2014 e i dati definitivi non prima della metà del 2015.
"Questo piano di monitoraggio è il primo del genere in Italia, e sta suscitando molto interesse anche all'estero. - ha spiegato l’assessora Terzi - . Risponde all'esigenza di raccogliere un ventaglio di dati più ampio possibile per dare risposta ad un'esigenza espressa dai cittadini, esigenza che la Regione non ha lasciato inascoltata e di cui si è anzi fatta portavoce".

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Aassessore all'Ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia
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