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Mare. Il ministero dell’Ambiente e l’Ispra organizzano IoSonoMare

where Roma when Lun, 15/04/2019 who roberto

Il sottosegretario all'Ambiente Micillo con Ispra e Snpa lanciano la campagna per rendere pubbliche e valorizzare tutte le attività svolte sul mare

Presentata la campagna IoSonoMare, promossaiosonomare.jpg dal sottosegretario all'Ambiente Salvatore Micillo (nella foto a sinistra), con la direzione generale Protezione Natura del ministero dell'Ambiente, con Ispra e Snpa. Una serie di iniziative, che si svolgeranno nei prossimi mesi, per valorizzare l'attività di monitoraggio sull'ambiente marino che il ministero dell'Ambiente svolge costantemente da anni, in collaborazione con Ispra, le Regioni, le Arpa costiere e le Aree Marine Protette.

"La campagna IoSonoMare nasce dalla volontà di raccontare ai cittadini lo stato del mare, ma soprattutto quanto lo Stato fa per il mare. È giusto e importante che i risultati delle indagini vengano condivisi e diventino patrimonio di tutta la collettività - dichiara il sottosegretario Salvatore Micillo, con deleghe alla tutela del mare e all'educazione ambientale. I prossimi mesi saranno i mesi del mare, coinvolgeremo Università ed enti di ricerca e daremo evidenza a tutte le esperienze raccolte attraverso le attività di studio e controllo dei nostri mari”.
Verso la conferenza di Napoli – Il calendario di eventi sul territorio si è inaugurato l'11 aprile, in occasione della "Giornata del mare e della cultura marina", e si concluderà il 2 dicembre con la 21° Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona per la Protezione del Mar Mediterraneo dall'Inquinamento a Napoli, scelta come cuore del Mediterraneo per parlare di blue economy, clima, biodiversità e sviluppo sostenibile.

Il programma - Un contenitore di ampio respiro all'interno del quale, in primis, verranno esposti e dibattuti i risultati del monitoraggio svolti in attuazione della Direttiva Strategia Marina, accessibili all'indirizzo http://www.db-strategiamarina.ispram....  
Con il supporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, saranno organizzate giornate di presentazione dei risultati del monitoraggio a livello nazionale, focalizzando poi l'attenzione sullo stato di qualità degli ambienti marini di ciascuna regione e su tematiche specifiche dei diversi territori.
Un'agenda in fieri, un evento il 9 maggio a Genova all'interno di Slow Fish e a giugno a Napoli con un convegno Ispra che illustrerà dati ed attività di ricerca in mare, quelle ad esempio legate alle emergenze da sversamento di inquinanti, ai controlli sulle piattaforme petrolifere, programmi di didattica e di scuola lavoro.
Un premio - Il Conisma presenterà un premio, dedicato alla memoria del professor Eugenio Fresi, per le più belle tesi di laurea elaborate sui dati acquisiti nell'ambito delle attività di monitoraggio svolte dal Ministero in attuazione della Direttiva Strategia Marina, mentre Unioncamere presenterà il "VII rapporto sull'Economia del Mare".
Il commento di Micillo - "I dati ci consentono di avere chiare quali sono le criticità su cui intervenire con provvedimenti normativi e campagne di sensibilizzazione - spiega Micillo. - Per fare un esempio, il Ddl Salvamare, approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri, che permette ai pescatori di portare a riva la plastica raccolta con le reti durante le battute di pesca, o la PlasticFreeChallenge lanciata dal Ministro Costa la scorsa estate, rispondono all'allarme dei rifiuti in mare, laddove sappiamo che il 95% dei rifiuti in mare aperto è plastica e parliamo di oltre 150 milioni di tonnellate".
Il commento di Laporta - Secondo il presidente di Ispra-Snpa Stefano Laporta, "i risultati del monitoraggio della Strategia Marina effettuato in Italia mostrano un quadro non difforme da quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Poiché il mare non ha confini, il problema va quindi affrontato insieme a tutti gli Stati coinvolti. L'Istituto, insieme al Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, è già operativo e siede nei tavoli tecnici internazionali, istituiti per trovare soluzioni che consentano di raggiungere obiettivi condivisi. Per usare una simbologia efficace, siamo tutti sulla stessa barca e occorre remare insieme per procedere in questo percorso".
Il parere di Costa - "Vogliamo tenere i riflettori accesi sul mare, coinvolgendo i cittadini, da oggi al 2 dicembre, quando inizierà a Napoli la Conferenza delle parti della Convenzione di Barcellona che quest'anno siamo orgogliosi di ospitare" afferma il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. "Il mare unisce i popoli più che dividerli, e sempre più deve essere un ponte tra diverse culture per promuovere una cultura comune, condivisa, che è la cultura del mare. Per questo proporrò alla Cop di Napoli l'istituzione di aree marine transnazionali, ne immagino una pionieristica tra Italia, Africa e partner europei".
La qualità del mare - Arrivano dati confortanti e altri meno dall'attività di monitoraggio del mare. Se l'Agenzia Europea per l'Ambiente, promuove la qualità delle acque costiere in Italia per la balneazione, giudicata "al 90% eccellente", ponendo l'Italia al di sopra della media europea, meno bene va quanto alla pulizia delle spiagge. In 64 arenili sono stati trovati oltre 770 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, per un totale che supera i 180mila oggetti spiaggiati. Poco soddisfacente anche la situazione dei fondali marini: il range finale di oggetti ritrovati per chilometro quadrato è compreso tra 66 e 99 e il primato, con il 77%, spetta alla plastica. Secondo il ministro Costa, "in fondo al mare ci sono buste, bottiglie, contenitori per alimenti e attrezzi da pesca. Con la legge ‘Salvamare’ contiamo di dare un contributo a risolvere questa emergenza. Non è possibile che su 150 tartarughe morte spiaggiate, i ricercatori ci dicano che tre su quattro presentano plastica nel corpo".
Il commento del Wwf - "Un mare di attenzioni, un'agenda di priorità". È questo lo slogan del Wwf per la campagna IoSonoMare. Il Wwf ha raccolto 729mila firme sulla petizione plasticfree e circa 400mila firme per chiedere un Trattato vincolante contro l'inquinamento marino da plastica. "Sia in Italia che nel mondo il Wwf è in prima linea per la difesa degli oceani. L'Italia deve fare di più per il mare di biodiversità su cui letteralmente galleggia la nostra penisola e per le sue coste, spesso sottoposte ai fenomeni estremi legati ai cambiamenti climatici e sempre più a rischio", dice la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi. Il Wwf chiede di dare finalmente gambe e concretezza alla Direttiva sulla Strategia Marina approvata nel 2008 e recepita dal nostro Paese nel 2010, tenendo conto che entro il 2020 dovremmo raggiungere l'obiettivo di un buono stato delle acque marine, mentre il nostro Paese ha a tutt'oggi una procedura d'infrazione aperta sulla depurazione delle acque.
 
Il documento della Strategia Marina http://www.db-strategiamarina.ispram...
Lo spot sulla Strategia Marina https://www.youtube.com/watch?v=UPhf...

immagini
presentazione-iosonomare
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