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Marina Militare e Wwf si alleano per difendere il Mediterraneo

where Roma when Lun, 13/07/2015 who michele

La crociera del veliero Palinuro fra Venezia, Ortona, Catania, Livorno e Montecarlo

Il Wwf e la Marina Militare si alleano per tutelare e far conoscere il Mediterraneo. Tartarughe marine, balenottere e tutta la biodiversità del Canale di Sicilia sono state nei giorni scorsi protagoniste della tappa di Catania di Palinuro, nave scuola della Marina Militare, protagonista della nuova campagna di sensibilizzazione voluta dall'associazione ambientalista e dalla Marina. velieropalinuro.jpgIl Palinuro è partito da Venezia il 16 giugno scorso e dopo Ortona è approdato a Catania; a ogni sosta è stato aperto per le visite. Dopo Livorno (11-14 luglio) arriva a Montecarlo (10-14 settembre).
Nel molo di attracco e a bordo vengono allestiti stand con materiali informativi sulle attività del Wwf in difesa di specie e ambienti; una speciale iniziativa coinvolge i visitatori per un selfie da inviare ai propri amici, e condiviso sui social usando #MyBlueMed, scattato accanto a una sagoma allestita in banchina della specie più grande del Mediterraneo e la seconda al mondo, la balenottera comune. Il Palinuro, nave scuola della Marina Militare Italiana, lunga 59 metri e larga 10, provvista di tre alberi di acciaio il più alto dei quali arriva a 35 metri, ha partecipato ai più prestigiosi raduni di imbarcazioni e navi d'epoca e alle regate dei velieri.

La tappa a Catania è stata caratterizzata da alcuni temi, come ricordato nelle tavola rotonda a bordo, tra cui la tutela della tartaruga caretta caretta e del santuario dei cetacei Pelagos. La tartaruga marina, di cui spesso si parla nei mesi estivi per le sue nidificazioni proprio sulle spiagge siciliane, è tra i tesori più preziosi del nostro mare. Delle sette specie di tartarughe marine che vivono nei mari di tutto il mondo, la caretta caretta, la tartaruga verde (chelonia mydas) e la tartaruga liuto (dermochelys coriacea) frequentano anche il Mediterraneo, che ogni anno ospita almeno 7.200 nidi di caretta caretta. Proprio sulle spiagge di Sicilia e in Calabria si concentrano i circa 30-40 nidi di caretta caretta che vengono rilevati ogni anno in Italia. Ma oggi tutte e sette le specie sono considerate a rischio estinzione e la causa principale è l'impatto con le attività umane, a partire dalla pesca accidentale. In tutto il Mediterraneo si stima che ogni anno più di 130.000 tartarughe vengano catturate accidentalmente negli attrezzi da pesca, di cui oltre 40.000 non sopravvivono. Mentre in Italia la pesca accidentale colpisce più di 20.000 esemplari all'anno.
A queste vanno aggiunte le migliaia di tartarughe che ingoiano sacchetti di plastica scambiandoli per meduse, che vengono colpite dalle imbarcazioni mentre galleggiano per scaldarsi al sole, i piccoli appena nati che finiscono sulle strade disorientati dalle luci artificiali di coste sempre più urbanizzate, i nidi distrutti dai mezzi meccanici utilizzati per la pulizia delle spiagge e da un'attività turistica incontrollata.

Un secondo tema su cui si focalizza la campagna estiva di Wwf e Marina Militare è il santuario Pelagos: uno degli obiettivi della campagna è infatti quello di rendere, a 16 anni dalla sua nascita, l'area dell'accordo Pelagos una zona realmente protetta in quanto habitat principale di balenottere comuni, capodogli e stenelle, oggi ancora a rischio per traffico navale mal gestito e inquinamento.

immagini
Il veliero Palinuro della Marina Militare Italiana
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