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Il nimby de nuàlter. La Lombardia: “Non saremo la pattumiera d’Italia”

where Milano when Mar, 19/07/2016 who michele

La Corte Costituzionale ha abolito l’ecotassa lombarda sui rifiuti importati, la Regione contesta anche gli inceneritori

La Corte Costituzionale, nella sentenza n. 101 depositata il 12 maggio, ha stabilito che il contributo lombardo a carico dei gestori degli impianti di trattamento rifiuti di provenienza extraregionale, così come disposto dalla Regione Lombardia, è illegittimo.
claudiamariaterzi3.jpgA darne notizia attraverso una comunicazione in Giunta, l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi. Il versamento, stabilito in base a una legge regionale della Lombardia, è pari a un importo di 20 euro per ogni tonnellata di rifiuto urbano indifferenziato.
Ricorso - "Regione Lombardia - spiega Terzi - si è ribellata subito alle implicazioni penalizzanti per la nostra autonomia in materia di rifiuti contenute all'art. 35 del Decreto Sblocca Italia, appellandosi alla Consulta. Nel frattempo, grazie all'identificazione delle 5 macroaree, siamo costretti a prenderci i rifiuti provenienti da altre regioni italiane, senza neppure poterli controllare e percepire un contributo economico. Ora il disegno è chiaro: Roma vuole far diventare la Lombardia pattumiera di Italia, e pure gratis".
 
Gli inceneritori - "La progressiva dismissione degli impianti di incenerimento più vecchi, come il caso di Busto Arsizio, nel varesotto, e quello di Cremona, è prevista nel Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato dalla Lombardia. Purtroppo, e lo sa bene anche la consigliera regionale Iolanda Nanni, il quadro normativo nazionale, e in particolare lo Sblocca Italia con l'articolo 35, sta avendo pesanti ricadute in termini programmatori e ambientali soprattutto per Regioni virtuose come la nostra". Claudia Terzi ha risposto così in Sesta commissione all'interrogazione delle opposizioni sulla possibilità di verificare e promuovere un piano di riconversione tecnologica dell'inceneritore di Parona Lomellina (Pavia) da impianto di recupero energetico a impianto di trattamento meccanico biologico per il riuso e il ricupero dei rifiuti, di fronte anche alla crisi che sta colpendo la azienda di gestione. "Oggi anche i nostri impianti più obsoleti, con questa normativa statale scellerata, possono andare a trattare rifiuti provenienti da fuori regione vanificando, di fatto, anche le priorità di trattamento delineate dalla pianificazione regionale. Le indicazioni del Piano regionale hanno, infatti, come obiettivo quello di indirizzare i flussi di tali tipologie di rifiuti - spiega Terzi - al recupero energetico, riducendo il più possibile il conferimento in discarica, nel rispetto della gerarchia comunitaria sulla gestione dei rifiuti che considera lo smaltimento in discarica come ultimo destino possibile".

Rischio arrivo rifiuti da altre regioni - "Con la crisi in corso in Sicilia nella gestione del rifiuto urbano - evidenzia Terzi - non sarà improbabile che i rifiuti possano arrivare presto anche qui da noi. Nel frattempo proprio a Parona stanno già arrivando i rifiuti della Liguria".
Il “decommisioning” nelle mani dello Stato - "Purtroppo la verità, a oggi, è che il decommissioning degli impianti è, con il colpo di mano statale, assoggettato solo alla valutazione delle esigenze dei fabbisogni di incenerimento nazionali", conclude Terzi.

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Assessore Ambiente energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia
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