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Peschereccio oceanico “pirata” affonda alle Canarie. Petrolio in mare

where Tenerife (Isole Canarie) when Mar, 21/04/2015 who michele

La nave già più volte denunciata per pesca illegale con le matricole occultate

La settimana scorsa un peschereccio oceanico russo è affondato nell’Oceano Atlantico, al largo della costa delle isole Canarie, nel mezzo del paradiso dei cetacei, carico di 1.400-1.500 tonnellate di olio combustibile.
Il peschereccio “pirata” russo Oleg Naidenov, di Murmansk, 80 metri di lunghezza, si è incendiato mentre era ormeggiato al molo Reina Sofia nel porto di Las Palmas, alle Canarie, poco dopo avere completato le operazioni di bunkeraggio del combustibile nelle cisterne. Dopo ore di tentativi di spegnere le fiamme, i rimorchiatori hanno portato il Naidenov 15 miglia al largo, verso sud, dove è affondato. La nave affondata ha lasciato in mare una scia di combustibile.greenpeacecontroolegnaidenov.jpg

Secondo la capitaneria di porto, la scia provocata dall’incidente è normale nei naufragi e non ci sono indizi di una fuga di carburante dai serbatoi del peschereccio. Secondo Greenpeace, “come accadde per la petroliera Prestige, naufragata 13 anni fa al largo delle coste della Galizia, invece di portare la nave verso un porto, dove sarebbe stata più facile la gestione dell’emergenza provocata dall’incendio a bordo, è stata portata in acque aperte, dove è naufragata ed è ora a 2.400 metri di profondità in un’area di correnti marine profonde, ad appena 15 miglia da una zona ad alta sensibilità ambientale, molto frequentata da diverse specie di cetacei e tartarughe marine”.

L’organizzazione ambientalista da anni segnala la pesca industriale che sta svuotando i mari. Il peschereccio oceanico Oleg Naidenov era stato denunciato ripetutamente da Greenpeace alla Commissione Europea perché impegnato in attività di pesca illegale in Senegal. “Sia nel 2010 che nel 2012 la nave aveva cercato di nascondere nome e numero di matricola per evitare la denuncia. Anche le autorità senegalesi hanno denunciato più volte questa barca, l’ultima nel 2014, quando pescava nonostante nel 2012 le fosse stata revocata la licenza”, protesta Greenpeace.
 
Nel video, le azioni di Greenpeace contro il peschereccio russo Oleg Naidenov.

 
 

immagini
Azione attivisti Greenpeace contro peschereccio oceanico Oleg Naidenov
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