torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Le piogge d’autunno. I fondi, gli abusi, le proteste

where Roma when Lun, 17/11/2014 who redazione

Il ministro Galletti: demolire le case nelle aree a rischio. La Lombardia protesta per la scarsità dei finanziamenti

img1024-700dettaglio2gianluca-galletti-imago.jpgNon ci sono altre possibilità: dove necessario, e secondo la legge, "bisogna andare avanti con le demolizioni". Con l‘Italia che si sbriciola non si scherza, non è "un lusso che possiamo permetterci", per prima cosa per responsabilità verso i cittadini. Il ministro dell‘Ambiente Gian Luca Galletti, dopo l'equiparazione tra "condoni" e "omicidi", torna ad alzare la voce sul dissesto idrogeologico che in questi giorni di maltempo sta piegando il Paese. "Queste cose capitano e capiteranno sempre di più per via dei cambiamenti climatici - osserva il ministro. - Facciamo un Patto, dove ognuno fa la sua parte: lo Stato si impegna a trovare le risorse, le Regioni pensano alla programmazione, i Comuni fermano i permessi in aree a rischio e i cittadini si impegnano a trattare bene il proprio giardino".

Ma per Galletti il Governo ha lanciato due messaggi chiari: il primo è quello della lotta all'abusivismo, il secondo è tenere una "posizione molto dura sui condoni, che sicuramente non ci saranno più. Secondo me bisogna andare avanti con le demolizioni. Non c'è altra strada. Non possiamo permetterci il lusso di avere case in aree a rischio con dissesto idrogeologico. Io sono qui il padre per l'ambiente degli italiani e non posso permettere che i cittadini siano lasciati in aree pericolose, anche perchè il giorno dopo la responsabilità è nostra".
"Dobbiamo agire e intervenire. Nove miliardi già ci sono ma i tempi sono troppo lunghi, la burocrazia blocca le potenzialità". Un ragionamento, quello di Galletti, che lo porta a definire la situazione italiana come paradossale: "Sono meno preoccupato del reperimento di risorse che di come spenderle. È più difficile la seconda parte, il che è un paradosso". Il lavoro sarà lungo: "Oggi cominciamo a spendere 2,3 miliardi che c‘erano già prima, e apriamo i cantieri. Questa situazione però non si mette a posto in un anno o due. Preparare il nostro Paese ai cambiamenti climatici richiederà risorse, tempo e attenzione".

"Di fronte all‘Italia allagata, che frana e che piange tre vittime in due giorni, c'è da chiedersi che fine ha fatto la legge contro il consumo indiscriminato di suolo. Per questo, rinnovo l‘appello lanciato agli Stati Generali contro il Dissesto Idrogeologico, affinché i presenti, ad iniziare dal ministro Galletti e dal sottosegretario Delrio, si facciano parte attiva per approvare, in tempi rapidi, un provvedimento, che ostacoli la progressiva riduzione di suolo agricolo, aggravante di tutte le problematiche idrogeologiche". Lo chiede, in una nota, Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), sottolineando che “oltre alla variabilità climatica, con il conseguente regime di piogge intense più concentrate nello spazio e nel tempo, la responsabilità di quanto sta subendo il territorio italiano è anche da attribuire all’impetuosa urbanizzazione ed al disordine nell’uso del suolo”.
"È l’ennesimo schiaffo che lo Stato centrale rifila ai cittadini lombardi, non è più ammissibile un trattamento del genere: questa estate abbiamo subito precipitazioni atmosferiche eccezionali, che hanno causato danni in Lombardia per 88 milioni e il governo Renzi che fa? Ci riconosce solo 5,5 milioni per il ripristino. Invito il premier a venire sul nostro territorio, magari a Milano da coloro che hanno subito l’esondazione del Seveso, a spiegare la sua assurda decisione che suona tanto come una presa in giro". È’ quanto ha dichiarato l’assessore di Regione Lombardia alla Protezione civile Simona Bordonali, commentando la deliberazione del Governo in data 30 ottobre di un finanziamento di 5,5 milioni di euro per il ripristino dei danni provocati dal maltempo tra il 7 luglio e il 31 agosto di quest'anno: la stima complessiva dei danni era stata di 88 milioni per 314 comuni lombardi. "La Lombardia ha un residuo fiscale di circa 47 miliardi di euro all’anno - ha specificato Bordonali . Significa che ogni cittadino lombardo, neonati compresi, versa ogni anno allo Stato quasi 5.000 euro che non ritornano in servizi e questo è il ringraziamento che riceviamo. Anche le dichiarazioni del ministro Galletti sull’emergenza ligure fanno capire la scarsa attenzione di questo Governo nei confronti della messa in sicurezza del territorio e della sicurezza di famiglie e commercianti: temporeggiare in questi momenti significa indebolire la credibilità delle istituzioni".

Il Governo cacci gli amministratori incapaci di tutelare il territorio, chi ha permesso una tale devastazione del territorio deve pagare. È la posizione espressa in una nota da Paolo Arrigoni della Lega Nord, capogruppo della commissione ambiente a Palazzo Madama. "Invece di parlare a vanvera, al Governo cancellino i vincoli del patto di stabilità per consentire agli enti territoriali di spendere i soldi in cassa per fare le opere di manutenzione e prevenzione”.

immagini
Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente
leggi anche: