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La prossima riforma dei parchi non piace al Wwf: “Una sanatoria”

where Roma when Lun, 20/03/2017 who roberto

Il progetto Natura Protetta d'Italia deve continuare ad essere “affare di Stato” e non strumento per risposte ad appetiti locali

Il Wwf contesta il testo di riforma della legge sulle aree protette licenziatoparco-nazionale-sila.jpg dalla Commissione Ambiente della Camera: “Una sanatoria di tutte le applicazioni distorte della legge 394 e rappresenta un pericoloso passo indietro da parte dello Stato nella gestione dei tesori naturali che appartengono a tutti gli italiani”, afferma l’associazione.

Mentre la legge 394/91 nasceva da una visione e dalla necessità di garantire un futuro ai parchi nazionali, il disegno di legge “consegna i parchi in mano ai poteri locali, esponendoli al rischio di politiche clientelari che potrebbero portare alla subordinazione della natura a logiche di corto respiro. La governance dei parchi disegnata dal progetto di riforma non fa eccezione a questo principio. Non ci sono competenze specifiche per direttori e presidenti e soprattutto la presenza dei portatori di interesse nei consigli direttivi sposta i pesi delle decisioni”.

Il Wwf insieme ad altre 15 associazioni ambientaliste, tra cui tutte quelle più importanti, nelle ultime settimane ha provato più volte, anche attraverso un documento unitario, a chiedere modifiche specifiche ai deputati della Commissione. Tra le richieste c'era quella di una governance dei Parchi che avrebbe dovuto puntare sulla valorizzazione delle competenze e sull'indipendenza dagli interessi di parte, invece che sulla necessità di gestire qualche poltrona a livello locale.

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Parco nazionale Sila
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