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Rifiuti. Galletti: “Stiamo cercando di evitare le multe Ue”. Il caso Sicilia

where Roma when Lun, 23/02/2015 who michele

Nel 2014 sono state risolte e archiviate 9 procedure sulle 25 esistenti. Ancora emergenza spazzatura in Sicilia

"C'è uno sforzo coerente da parte nostra per superare le infrazioni comunitarie ed evitare che l’Italia paghi multe salate per ritardi del passato". Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti parlando in audizione in Commissione Ambiente della Camera sullo stato delle procedure di infrazione in materia di rifiuti. "Da febbraio a dicembre dello scorso anno - ha spiegato Galletti - sono state archiviate ben 9 procedure d’infrazione su 25 esistenti. Ne restano pendenti 16, di cui ben 12 riguardano le amministrazioni regionali. Inoltre, in dodici mesi di attività di questo governo su 36 procedure Eu-Pilot aperte ne sono state chiuse 35".gianlucagalletti.jpg

Però in Sicilia "oggi si registra una grave situazione emergenziale causata da una rilevante insufficienza impiantistica presente"; inoltre, nella regione si rileva "la pressoché totale mancanza sia di politiche di prevenzione di produzione dei rifiuti sia di sistemi di raccolta differenziata efficienti a causa di problemi legati alla situazione autorizzativa, gestionale e funzionale degli impianti presenti nel territorio regionale".

Il sistema siciliano di gestione dei rifiuti è totalmente incentrato sull’utilizzo della discarica e per scongiurare un'emergenza sia di tipo ambientale che di tipo sanitario occorre adeguare urgentemente il sistema impiantistico regionale in modo da adattarlo alle disposizioni comunitarie e nazionali vigenti, ha detto Galletti. "La raccolta differenziata nel 2013 si è assestata al 13,4% e circa il 91% dei rifiuti urbani prodotti viene smaltito senza alcun trattamento direttamente in discarica. La quasi totalità degli impianti presenti in Sicilia per la gestione dei rifiuti (con l’eccezione dell’impianto Tmb di Catania) non rispetta la normativa comunitaria e nazionale di settore (insufficienza di impermeabilizzazione del fondo delle discariche; inadeguatezza dei sistemi di captazione del biogas e del percolato, insufficienza dei sistemi di trattamento del percolato)".

Per questo motivo il ministero dell’Ambiente "sta lavorando con la Regione Sicilia per fornire tutti gli elementi di risposta utili a soddisfare le richieste della Commissione europea e a evitare l’apertura di una procedura d’infrazione". Di fronte alla richiesta di Bruxelles dal 2012 di informazioni sul piano di gestione dei rifiuti della Regione Siciliana "gli elementi di risposta forniti non hanno soddisfatto le richieste della Commissione la quale ha richiesto allo Stato italiano ulteriori informazioni" e "ampliato molto lo spettro delle contestazioni". Il ministro ha ricordato che "con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 è stato dichiarato lo stato di emergenza nel territorio della Regione Siciliana in materia di gestione dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi" con la contestuale nomina del presidente della Regione Siciliana a Commissario delegato con il compito di predisporre l’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti". L’11 luglio 2012 il Ministro dell’ambiente pro-tempore ha approvato con proprio decreto il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Siciliana, invitando contestualmente il Commissario delegato a effettuare la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas).
 
 

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Ministro dell'Ambiente
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