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​Rifiuti: Venezia, festa per il “pensionamento” dell’inceneritore di Fusina

where Venezia when Lun, 09/12/2013 who michele

Deliberato dalla Regione Veneto agli inizi degli anni Novanta ed  entrato in funzione nel 1998, si avvia alla chiusura definitiva. La chiusura dell’impianto di Fusina eviterà l’emissione nell’atmosfera  di quasi 60mila tonnellate di CO2 all’anno

L’inceneritore di Fusina va in pensione: dopo 15 anni di onorato servizio, l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, deliberato dalla Regione Veneto agli inizi degli anni Novanta ed  entrato in funzione nel 1998, si avvia alla chiusura definitiva. Per  festeggiare l’evento, l’Amministrazione comunale e Veritas, hanno invitato tutta la cittadinanza ad una giornata di festa che si è svolta lo scorso weekend.
“La chiusura dell’inceneritore - ha spiegato Bettin nel corso di una conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi al Municipio di Mestre, alla quale sono intervenuti l’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, il  direttore generale di Veritas, Andrea Razzini e l’amministratore  delegato di Ecoprogetto, Adriano Tolomei  - è  frutto di una forte volontà di questa amministrazione, di una  strategia che ha permesso, nel tempo, di compiere i passi necessari  per rendere di fatto inutile l’impianto. In particolare, l’aumento  della produzione di Cdr, combustibile derivato dai rifiuti, che ha in  gran parte sostituito il carbone utilizzato dalla centrale Enel di  Fusina e lo straordinaria crescita della raccolta differenziata, sono  stati i due fattori che hanno contribuito maggiormente a raggiungere  l’obiettivo”. La percentuale dei rifiuti differenziati è cresciuta  soprattutto dove vengono utilizzati i cassonetti a calotta, un sistema che - come ha ricordato l’assessore - punta molto sulla  responsabilizzazione e sulla libertà degli utenti.
Nel territorio  della Municipalità di Chirignago Zelarino, la prima in cui è stato introdotto il sistema a calotta, la percentuale di raccolta  differenziata nel 2013 sfiora il 73%, seguita da Favaro Veneto con il  60,61%, Marghera con il 57,92% e Mestre Carpenedo, che ha superato il  45%.  “ La chiusura dell’impianto di Fusina - ha concluso Tolomei - eviterà l’emissione nell’atmosfera  di quasi 60mila tonnellate di CO2 all’anno. Le procedure necessarie  per la dismissione, che richiederanno alcune settimane, inizieranno a  gennaio. Tutti i 22 dipendenti attualmente impiegati saranno  ricollocati in altre aziende”.
 
 

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