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​Il Senato approva una (brutta) legge sulle aree protette

where Roma when Lun, 14/11/2016 who redazione

Insorgono le associazioni ambientaliste: pessime le modifiche introdotte dai senatori. Ora il testo torna alla Camera

00029057.jpgIl Senato ha dato il via libera al disegno di legge di riforma dei Parchi. I sì sono stati 154, i no 47, 36 gli astenuti. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.
Il provvedimento istituisce inoltre due nuovi parchi nazionali, quello del Matese, nel Molise, e quello di Portofino, in Liguria (portando il numero complessivo a 25) e prevede inoltre la delega per la creazione del parco interregionale del Delta del Po.

Soddisfazione per l'esito del voto di palazzo Madama è stata espressa dal relatore, il senatore del Pd Massimo Caleo, che ha definito il ddl un passo avanti per "rilanciare le aree protette e integrarle meglio nel territorio, semplificare la burocrazia, aumentare le prospettive di tutela, di sviluppo e di lavoro nei parchi". Commenti positivi al voto del Senato arrivano anche dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che definisce la riforma importante perché "rendiamo i parchi più vicini alle esigenze di oggi", in quanto il parco del futuro deve essere "tutela dell'ambiente e della biodiversità, ma anche uno strumento economico".
Di parere opposto le associazioni ecologiste: “Né il Senato, né il Governo hanno accolto le osservazioni e le proposte di 17 Associazioni Ambientaliste e di centinaia di esperti e uomini di cultura, che hanno criticato in modo fermo e elaborato proposte migliorative. Risultato, una riforma sbagliata che chiediamo con forza venga modificata alla Camera”.

Secondo le 17 associazioni, la riforma non valorizza il ruolo delle aree protette come strumento efficace per la difesa della biodiversità e non chiarisce il ruolo che devono svolgere la Comunità del Parco. Un testo che doveva rafforzare il ruolo e le competenze dello Stato centrale nella gestione delle aree marine protette, ma che in realtà continua a lasciare questo settore nell’incertezza e senza risorse adeguate. Ma vengono contestati anche aspetti apparentemente di dettaglio, come “l’istituzione di un fantomatico Parco del Delta del Po senza che venga definito se si tratti o meno di un parco nazionale, quando peraltro la costituzione di questo, come Parco Nazionale, è già oggi obbligatoria ai sensi dalla legge vigente”. Inoltre, non si vietano le esercitazioni militari nei parchi e nei siti natura 2000, non si garantisce il passaggio delle riserve naturali dello Stato, del personale e delle risorse impegnato, ai parchi e così via.

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Il senatore del Pd Massimo Caleo
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