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Storie di Raee. Ecolight con 200mila tonnellate di rifiuti elettronici

where Milano when Lun, 23/10/2017 who roberto

Il consorzio fa il bilancio di 10 anni di attività. Non ancora raggiunto l’obiettivo del 45% di raccolta

Uno dei più rappresentativi consorzi ecolight.jpgper la gestione dei Raee fa il punto della raccolta dall'entrata in vigore del principio "chi inquina paga", che coinvolge le aziende nel processo di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
Dieci anni di Raee e dieci anni di operatività per Ecolight. In due lustri di impegno nella raccolta e smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, il consorzio nazionale ha gestito quasi 200mila tonnellate di Raee.
"Tra il settembre e il novembre del 2007 fu approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che sanciva il principio ‘chi inquina paga’ per il mondo dei Raee", ricorda il direttore generale di Ecolight Giancarlo Dezio. "Il consorzio, che proprio in quel periodo iniziò l'attività, si fece interprete delle novità normative consorziando sempre più imprese - ad oggi sono oltre 1.700 - e coinvolgendole nel processo di raccolta e trattamento dei rifiuti elettronici secondo i principi enunciati dalla norma".
Il sistema che ne nacque, basato su una rete di sistemi collettivi e coordinato dal Centro di Coordinamento Raee e che mosse i primi passi nel gennaio 2008, ha permesso in questi anni di superare i due milioni di tonnellate di Raee raccolti, contribuendo in modo significativo al recupero di importanti quantitativi di materie prime seconde e alla tutela dell'ambiente.
L'azione di Ecolight si è concentrata soprattutto sui piccoli elettrodomestici, sull'elettronica di consumo e sulle sorgenti luminose come le lampadine (indicati rispettivamente nei raggruppamenti R4 ed R5): ben 150mila tonnellate di rifiuti raccolti dal Consorzio sono stati rappresentati da frullatori, ferri da stiro, cellulari, smartphone, lampadine fluorescenti e a risparmio energetico non più funzionanti, nonché trapani e avviatori, caricabatterie e telecomandi.
Oggi il mondo Raee necessita di un impulso ulteriore per raggiungere gli obiettivi europei. Il 45% di raccolta, calcolato sulla media di quanto immesso sul mercato nei tre anni precedenti, è ancora da raggiungere. Punti nodali saranno un sempre maggior coinvolgimento dei cittadini nella differenziazione dei loro rifiuti elettronici, ma soprattutto il cosiddetto "open scope" che è atteso nell'agosto del prossimo anno e che allargherà anche ad altri prodotti il campo di applicazione della normativa Raee. 

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