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Studio. Le amministrazioni pubbliche sono ecologiche solo a parole

where Milano when Lun, 06/05/2019 who roberto

Secondo un’analisi del Forum Pa, la pagella di sostenibilità ambientale è ancora insufficiente: solo il 32,5% spegne il PC quando si assenta e il 44,1% va a lavoro in auto

Se ciascuno degli oltre 3 milioni di dipendentidocumenti-pubblici.jpg pubblici italiani non consumasse 500 fogli, in un anno si ridurrebbero 8.142 tonnellate di carta. Se chi va a lavorare in auto da solo si mettesse d'accordo con un collega, ogni giorno si toglierebbero dalle strade 632mila veicoli, in un anno si risparmierebbero 370mila tonnellate di CO2 e 720 milioni di litri di carburante. Se tutti i dipendenti adottassero comportamenti attenti spegnendo PC, luci e climatizzatori, non sprecando carta e differenziando i rifiuti, si potrebbe ridurre di almeno il 5% il consumo energetico annuale della pubblica amministrazione (più di 1400 KWh per ogni dipendente) e di oltre 70mila tonnellate le emissioni.

Se si rendessero "green" tutti i 160 miliardi di euro di acquisti pubblici di servizi, prodotti e forniture si potrebbero risparmiare oltre 8 miliardi di euro e dare vita a una vera economia sostenibile. Crescono gli "acquisti verdi", si intensificano gli investimenti per riqualificare il patrimonio immobiliare, in generale migliorano i comportamenti individuali negli uffici, ma la pubblica amministrazione italiana non raggiunge ancora la sufficienza nella sostenibilità ambientale: secondo gli stessi dipendenti pubblici, il voto medio alle strategie e politiche di sostenibilità della propria amministrazione è "5 meno" (in una scala da 1 a 10) e oltre il 50% le ritiene inadeguate.

Lo rivela la seconda edizione dell'indagine "Green PA: pratiche di consumo sostenibile a lavoro" realizzata da Fpa, società del gruppo Digital360, che tra il 2017 e il 2019 ha indagato le scelte di consumo di 1.200 dipendenti pubblici alla luce dei principali dati su spesa, consumi e investimenti per risparmio energetico, lotta ai cambiamenti climatici e inquinamento. Una ricerca presentata in vista di Forum Pa 2019, la trentesima edizione della manifestazione dedicata all'innovazione e alla sostenibilità nella pubblica amministrazione in programma dal 14 al 16 maggio al Roma Convention Center "La Nuvola".

"I risultati dell'analisi evidenziano, rispetto alla rilevazione di due anni fa, una pubblica amministrazione più green, i cui passi avanti sono scanditi dagli obblighi assunti in Europa e negli accordi internazionali, ma spinti anche da una maggiore consapevolezza delle persone - commenta Gianni Dominici, direttore generale di Fpa. - Si denota infatti un miglioramento nei comportamenti sostenibili dei dipendenti pubblici nell'utilizzo di apparecchiature elettriche, dell'illuminazione, dell'acqua, dei rifiuti plastici, della climatizzazione degli ambienti, della quantità di carta e inchiostro utilizzata, come nelle scelte relative alla mobilità. Nonostante questo, si fatica ancora a vedere gli impatti di queste azioni, e la pubblica amministrazione ottiene mediamente ‘cinque meno’ nella pagella di sostenibilità".
Comportamenti individuali - Cresce la percentuale dei dipendenti pubblici che ritengono il proprio stile di consumo al lavoro più che sostenibile: il 36,9% (+5,5% rispetto al 2017). La maggioranza, però, - il 43,1% - ritiene i comportamenti "abbastanza" sostenibili e il 20% si percepisce come "insostenibile". In generale, migliorano tutti i comportamenti analizzati. Sono ormai abitudini consolidate spegnere le luci quando si va via la sera dagli uffici (lo fa il 93,6% dei dipendenti), stampare fronte-retro (94,5%) e riutilizzare la carta per bozze e appunti (88,3%). I dipendenti pubblici hanno smesso di stampare le email, sono attenti a rileggere e fare correzioni ai documenti prima di stamparli e non lasciano i caricabatterie nelle prese (77,2%). Una percentuale tra il 60% e il 70% è attento a ridurre la produzione di rifiuti e riutilizzare buste, carta e scatole, a utilizzare luce naturale quando è possibile e a evitare dispersioni di calore aprendo porte e finestre in locali climatizzati. Serve però più attenzione nell'uso del PC: la maggior parte non adotta accorgimenti anti-spreco (solo il 32,5% lo spegne quando si assenta dall'ufficio per più di 20 minuti) e solo il 44,5% spegne il condizionatore nella pausa pranzo.
Acquisti verdi - A tre anni dall'introduzione nel nuovo codice degli appalti dell'approccio del green public procurement (Gpp) e dell'obbligatorietà dei Cam (criteri ambientali minimi) nelle procedure di acquisto si iniziano ad intravedere i primi risultati. Crescono gli acquisti verdi con un "erogato green" attraverso Consip tra il 2014 e il 2017 di 13,5 miliardi di euro. Oggi il 34,6% dei dipendenti dichiara che nella propria amministrazione pubblica è stata avviata una politica acquisti attenta all'ambiente e alla sostenibilità (+ 5,2 punti), anche se solo nel 23% dei casi è formalizzata. La prima ragione - secondo il 58,6% degli intervistati - per stabilire una strategia di acquisti verdi è che questo darebbe impulso ad un'economia e ad una crescita sostenibile, prima ancora che per risparmiare (3,6%), o diminuire l'impatto sull'ambiente dei consumi pubblici (34,4%).
Zero carta - I dati dell'ultimo biennio confermano la tendenza alla riduzione della spesa pubblica per carta, cancelleria e stampati, scesa dai 96 milioni del 2017 a 87 milioni nel 2018 spesi da Ministeri e Presidenza del Consiglio, Comuni, Città Metropolitane, Regioni e Province.
Questo deriva anche da un consumo sempre più sostenibile e responsabile: secondo la survey l'86,6% dei dipendenti pubblici non stampa mai le email, il 94% stampa copie in fronte retro o più pagine per foglio, circa 9 su 10 riutilizzano "sempre o frequentemente" i fogli stampati da un solo lato per bozze di stampa e il 79% recupera anche buste e scatole. Inoltre, entro il 2021 una direttiva europea potrebbe vietare l'uso di piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati monouso e la pubblica amministrazione dovrà correre ai ripari, perché oggi solamente negli uffici del 16,2% dei dipendenti pubblici i distributori automatici utilizzano bicchieri (esclusi dai divieti e dai vincoli della direttiva) in materiale riciclato e riciclabile. Sono in lieve aumento le persone che abitualmente bevono acqua del rubinetto (42,4%) e che in pausa pranzo utilizzano piatti o porta pranzo lavabili o riutilizzabili (72,
Energia - Secondo i dati più recenti di Consip, la spesa annua per la bolletta energetica dell’amministrazione pubblica è di oltre 7,5 miliardi di euro.
Per l'illuminazione, è invariata (36,3%) rispetto al 2017 la percentuale dei dipendenti che ha lampadine a basso consumo negli uffici, ma 7 su 10 in ogni caso sono attenti a spegnerle quando non servono, cercando di sfruttare l'illuminazione naturale.
Per la climatizzazione, la temperatura negli uffici deve essere intorno ai 19°, ma appena il 50% dei dipendenti pubblici non supera la soglia, anche se il 75,2% del panel è attento "a tenere porte e finestre chiuse per evitare la dispersione di calore". In estate, il 55,5% non spegne mai il condizionatore quando esce per pranzo. Nell'uso del PC è ancora alta la percentuale di chi non lo spegne durante assenze dall'ufficio di oltre 20 minuti (67,5%).
Mobilità - Il 44,1% dei dipendenti pubblici va normalmente al lavoro in auto (qualche punto in meno del 2017) e tra questi il 39% in macchina da solo mentre il 5,2% condivide l'auto con colleghi o amici. Diminuisce rispetto al 2017 la percentuale di chi va in ufficio servendosi dei mezzi pubblici (27,6%), ma cresce la percentuale di chi sceglie la bicicletta (9%) e a piedi (12,1%). A scegliere la mobilità soft sono dunque solo due dipendenti su 10, ma nella maggior parte dei casi (39,3%) dietro questa scelta c'è il piacere di una pedalata o una camminata e nel 36% l'attenzione all'ambiente. Al contrario, chi va in macchina da solo lo fa perché nel 54% dei casi non ha alternative e nel 38,9% risparmia tempo.
 
Il rapporto completo è scaricabile al link http://bit.ly/2LgJgp9
 

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