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Tesoretto climatico – Asta con la CO2 risparmiata dai boschi per tre comuni vicentini

where Vicenza when Lun, 27/08/2012 who redazione

A Cismon, Caltrano e Lusiana via alle prime vendite dei crediti di carbonio ottenuti grazie alla gestione sostenibile delle foreste. È la prima volta in Italia. I boschi sono certificati Pefc

Per la prima volta in Italia, tre comuni vicentini hanno venduto all’asta crediti di carbonio, ottenuti grazie alla gestione sostenibile dei loro boschi. Ad acquistarli, due aziende locali. Ottimo il prezzo di vendita, 30 euro per ciascuna tonnellata di CO2 come riferisce l’agenzia Ansa, grazie a un progetto delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia portato avanti insieme alle università di Padova e Udine.
I comuni hanno così scoperto un nuovo modo per trasformare i boschi di loro proprietà in una risorsa economica rispettosa dell’ambiente. Allo stesso modo una serie di aziende e imprenditori locali hanno capito quale valore abbia la responsabilità ambientale per accrescere la propria reputazione e battere la concorrenza. Il progetto, chiamato Carbomark, vuole sviluppare un mercato volontario dei crediti di carbonio che aiuti gli enti locali a massimizzare le entrate attraverso la gestione sostenibile dei propri boschi. I comuni protagonisti sono Cismon, Caltrano e Lusiana, proprietari di tre boschi rispettivamente di 642, 897 e 1.230 ettari, condotti secondo gli standard del più importante schema mondiale di certificazione delle foreste gestite in modo sostenibile, il Pefc.
I tre enti locali hanno deciso di mettere all’asta i crediti di carbonio prodotti grazie ai loro boschi: cento tonnellate di CO2 ciascuno. Il prezzo base dell’offerta è stato di 30 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica.
Veneto e Friuli Venezia Giulia, grazie a questo progetto finanziato dall’Unione europea, hanno potuto creare una lista di venditori di crediti di carbonio e una di potenziali clienti: per far parte di questa seconda lista, le aziende dovevano aver sviluppato interventi di efficienza energetica. A certificare la trasparenza dell’asta, un registro dei crediti finalizzato a monitorare le transazioni delle quote di carbonio e un modello messo a punto dal dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali dell’università di Padova che ha permesso di calcolare la quantità di CO2 assorbita dai boschi dell’Altopiano di Asiago.
L’iniziativa si ripeterà nel comune di Mel, in provincia di Belluno.
I margini di crescita futuri sono enormi, assicurano i promotori di Carbomark. Basti pensare che i tre boschi coinvolti nella prima asta avevano un’estensione di 2.800 ettari, un’area che rappresenta appena il 2% della superficie boschiva certificata Pefc di Veneto e Friuli Venezia Giulia.