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​Quelli delle trivelle: “Con agricoltura, pesca e turismo convivenza di successo”

where Roma when Lun, 09/06/2014 who redazione

Presentato a Roma lo studio realizzato da Rie per Assomineraria "La coesistenza tra idrocarburi e territorio in Italia" a cura di Alberto Clò e Lisa Orlandi

Non esiste alcuna comprovata correlazione negativa tra attività mineraria e i settori dell'agricoltura, della pesca e del turismo. Nonostante una diffidenza generalizzata verso il settore dell'oil&gas, queste attività possono coesistere con successo in uno stesso territorio. È quanto emerge dallo studio condotto da Rie - Ricerche industriali ed energetiche - "La coesistenza tra idrocarburi e territorio in Italia, esperienze e proposte di interazione tra upstream oil & gas, agricoltura, pesca e turismo" a cura di Alberto Clò e Lisa Orlandi realizzato per conto di Assomineraria.
"L'opposizione all'attività mineraria, in Italia più che altrove, si inserisce in un movimento di diffidenza e ostilità verso ogni progetto, ogni investimento, ogni iniziativa, specie energetica, che impatti sull'ambiente. Anche quando, paradossalmente, potrebbe migliorarne le condizioni". Lo ha ribadito Alberto Clò che ha coordinato lo studio nel quale si dimostra, con un'analisi comparata e fattuale a scala regionale, che non esiste incompatibilità tra idrocarburi e agricoltura, pesca e turismo.
"Le flessioni che si sono tendenzialmente registrate nei territori interessati non differiscono da quelle nazionali, indotte dalla crisi economica, da riorganizzazioni settoriali e da ragioni di debolezza strutturale, quali: scarsa dimensione dei soggetti economici, ridotta produttività, scarsa specializzazione produttiva. In taluni casi, i territori interessati da attività estrattive hanno mostrato risultati relativamente migliori di quelli che ne sono privi".
È il caso di Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia che restano il fiore all'occhiello dell'agricoltura italiana, con la produzione di un terzo del valore aggiunto nazionale. Quanto al settore della pesca, la flessione registrata in tutte le regioni non è in alcun modo attribuibile al settore Oil&Gas, anzi lo studio dimostra che in alcuni casi sono state riscontrate dinamiche positive proprio nelle realtà territoriali che ospitano attività estrattive: Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, infatti, hanno registrato una minore riduzione di produzione dell'attività ittica rispetto ad altre zone della costa italiana. Per quanto riguarda il settore turistico, che continua a essere in costante crescita, lo studio dimostra l'assenza di correlazione tra i flussi turistici e le zone con attività estrattiva. A confermarlo, in particolare, le numerose presenze turistiche in costiera Romagnola, maggiori di altrettanti luoghi di attrazione turistica non interessati da piattaforme. Convivenza con il settore Oil&Gas che trova conferma anche nella recente assegnazione di ben 39 bandiere blu alle spiagge di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, di fronte alle quali operano oltre un centinaio di strutture per la produzione di idrocarburi.
Positive esperienze estere e nazionali indicano non solo che non può esservi positiva coesistenza tra attività mineraria e quelle legate ad agricoltura, pesca e turismo, ma che sussistono opportunità sinergiche di collaborazione, sinora non colte, che potrebbero generare benefici tangibili per gli interessi locali, quali riduzione dei costi per agricoltura e pesca; sviluppo di attività collaterali ad oggi trascurate; irrobustimento delle strutture produttive.
E in questa direzione, lo studio Rie riporta una serie di casi studio nazionali e internazionali che dimostrano il potenziale delle attività di collaborazione già esistenti. Per il settore agricolo in Francia e in Sicilia, ad esempio, esistono accordi tra compagnie petrolifere e aziende agricole sulla valorizzazione del gas associato al petrolio e la riduzione della bolletta energetica; nell'ambito della pesca, fanno scuola gli insegnamenti di Norvegia e Gran Bretagna, ma anche il caso italiano del ruolo svolto dai pescatori del Consorzio per lo Sviluppo delle Polesine nel favorire la convivenza tra l'attività ittica e il rigassificatore a largo di Rovigo.
Sono solo alcune delle case history nazionali e internazionali, analizzate nella ricerca Rie, che dimostrano che è dalla collaborazione e non dallo scontro che possono derivare benefici concreti per le economie locali direttamente interessate e per l'Italia.

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Docente universitario di economia ed esperto di politiche energetiche
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