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Venezia verde/2 - Green Cross, ogni film emette 50 ton CO2

where Roma when Lun, 09/09/2013 who redazione

La produzione di ogni film determina l’emissione di circa 50 tonnellate di CO2 in atmosfera. Lo riferisce l’associazione Green Cross Italia in un workshop “Green economy e green jobs nel cinema italiano” organizzato in occasione della consegna del Green drop award a Venezia

La produzione di ogni film determina l’emissione di circa 50 tonnellate di CO2 in atmosfera. Lo ha detto, nella cornice della 70esima Mostra del Cinema che si è appena conclusa al Lido di Venezia, l’associazione Green Cross Italia nel corso della presentazione dei dati del Centro studi Unioncamere, in un workshop “Green economy e green jobs nel cinema italiano” organizzato in occasione della consegna del Green drop award.
Per l’associazione "anche nel cinema italiano stiamo assistendo a una svolta green" anche se “la strada da percorrere è ancora lunga”. Infatti, “favorire attraverso lo schermo, comportamenti ecosostenibili, porterebbe a importanti riduzioni di emissioni di CO2 nell’aria”. Secondo una stima, “se 500 mila spettatori, influenzati dallo schermo, decidessero di ridurre anche solo dell’1% la propria produzione di CO2, si avrebbe un risparmio di 46mila tonnellate di CO2 che non verrebbero immesse nell’atmosfera; l’equivalente di 46 milioni di metri quadri di boschi in più”.
“Almeno un quarto delle imprese rientra ormai nella green economy - dichiara Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award - è ora che anche l’industria cinematografica vada in questa direzione”.
Tra i casi studio di cinema green, il film “Un Angelo all’inferno”, pellicola prodotta da Michele Calì e Federica Andreoli. "Nel cinema italiano - spiega il regista Mimmo Calopresti, presidente di giuria del premio Green drop award - si dovrebbe iniziare a lavorare con una mentalità che includa l’etica ambientale al suo interno. Bisognerebbe obbligare le produzioni a lavorare in maniera più rispettosa dell’ambiente”.

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