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Certificati bianchi, il Tar Lazio boccia il Gse

where Roma when Ven, 16/02/2018 who redazione

Annullato un provvedimento del Gse di diniego relativo al riconoscimento di Tee per un intervento di sostituzione di un impianto di riscaldamento di serre

tar-lazio.jpgIl Tar Lazio annulla un provvedimento del GSE su un impianto in una serra agricola. La vicenda riguarda una società che ha realizzato per conto di un proprio cliente un intervento che puntava a sostituire un impianto di riscaldamento di serre per produzioni agricole, alimentato a gasolio, con un impianto alimentato a biomasse.

Dopo aver presentato richiesta di verifica e certificazione (RVC) dei risparmi ai sensi della scheda 40E, la società ha chiesto l’annullamento del provvedimento con cui il Gse, all’esito dell’interlocuzione procedimentale, ha respinto in parte la domanda riconoscendo un minor numero di titoli di efficienza energetica (TEE o certificati bianchi; 596 anziché gli 893 richiesti, per una differenza di 297 certificati semestrali).

Con la sentenza n. 1317/2018 pubblicata il 2 febbraio, il Tar Lazio evidenzia che il “metodo di valutazione standardizzata”, introdotto nel 2002 e confermato dalla disciplina susseguitasi nel tempo, prescinde totalmente dall’effettuazione di “misurazioni dirette”, non venendo in alcun modo contemplata la rilevanza di dati diversi da quelli contenuti nelle singole “schede tecniche”.

L’errore in cui è incorso il Gestore - secondo il Tar - starebbe nell’aver calcolato il risparmio utilizzando un elemento, vale a dire l’effettivo “fabbisogno termico della serra” (determinato attraverso i dati e la metodologia forniti dal proponente), che non è contemplato in alcun modo dall’inerente disciplina.

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