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Dietrofront! Ecobonus al 65% anche per le pompe di calore

where Roma when Mar, 09/07/2013 who matteo

Approvato l’emendamento al decreto efficienza energetica. La senatrice Vicari (Sviluppo economico): “Impegno notevole del governo in questa difficile congiuntura economica”. Esulta Confindustria

Scatta l’ecobonus al 65% anche per le pompe di calore. Contrariamente a quanto deciso in prima battuta, con l’emendamento presentato dal governo al decreto per l’efficienza energetica (63/2013) si dà nuovo slancio al mercato delle eco-tecnologie.
La misura di sgravio fiscale prevista per i lavori di riqualificazione energetica (ex 55%), come ha spiegato la senatrice Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico, è stata resa possibile utilizzando dei fondi giacenti presso il suo ministero. “Si tratta di risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo a dare un sostegno deciso al made in Italy – sottolinea la senatrice. – È un impegno notevole del governo in questa difficile congiuntura economica, per investire nel rilancio e nello sviluppo”.
Grande soddisfazione è stata subito espressa da Aicarr, l’associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione. “Questa importante vittoria per il settore rinnovabili è frutto dell’intensa agenda di incontri a livello governativo e parlamentare organizzata nelle scorse settimane dal comitato Free, di cui Aicarr fa parte, e dall’azione congiunta con Coaer, l’associazione costruttori apparecchiature e impianti aeraulici, si legge in una nota.
“Siamo soddisfatti del nuovo clima che si respira nella politica italiana – afferma Sandro Bonomi presidente di Anima Confindustria. – Il lavoro fatto congiuntamente tra governo, ministero, commissioni parlamentari e rappresentanti di categoria sul decreto efficienza energetica dimostra che qualcosa è cambiato. La volontà bipartisan di trovare soluzioni, anche dove non se ne vedeva la possibilità, la ricerca determinata di copertura economica per mantenere rigorosamente l’equilibrio di bilancio, la capacità di ascolto anche in fasi molto concitate, unita alla rapidità di azione, rappresentano l’elemento di discontinuità e di concretezza che le nostre aziende attendevano da ormai vent’anni”, conclude Bonomi.

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