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​Report sull’edilizia scolastica, interventi urgenti per tre strutture su dieci. Trento la migliore in Italia

where Roma when Lun, 17/11/2014 who redazione

Il report di Legambiente “Ecosistema scuola”, un'indagine sulla qualità dell'edilizia scolastica, evidenzia i limiti sul fronte dell’efficienza energetica e della sicurezza complessiva

Scuole vecchie e senza agibilità, alcune esposte a rischi sismici e idrogeologici, altre con carenze igieniche e sanitarie. Su tutto l'urgenza di intervenire nel Paese in almeno tre strutture su dieci. E’ un quadro che lascia l'amaro in bocca, quello disegnato dal nuovo rapporto di Legambiente, “Ecosistema scuola”, l'indagine con cui si scrivono sulla lavagna i buoni e i cattivi per la qualità dell'edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi, e che incorona come città migliore Trento, all'opposto Sassari, ultima in classifica.
Il report di Legambiente - costruito sui dati relativi alle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado in 94 città - parla chiaro: il 32,5% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente. Il 41,2% si trova in aree a rischio sismico ma solo il 22,2% degli edifici scolastici ha effettuato la verifica di vulnerabilità. Il 9,8% degli edifici si trova in aree a rischio idrogeologico e l'8,4% è esposto a rischio vulcanico. Per l'associazione è "poco rassicurante" il fatto che "il 58% delle scuole sia stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974", contro un misero 3,3% realizzato tra il 2001 e il 2013. E che scendano al 53,1% le scuole che hanno il certificato di agibilità, al 30,9% gli edifici con certificato di prevenzione incendi, al 58,1% quelle con il certificato di agibilità igienico-sanitaria. Piccola crescita sui requisiti di accessibilità (84% degli edifici). In calo quelli dove sono previsti interventi per eliminare le barriere architettoniche: dal 16,4% del 2012 all'8,7% del 2013 (circa un 20% non possiede requisiti). Restano stabili i dati sugli impianti elettrici a norma (83,9%), mentre crescono quelli relativi alle porte antipanico (al 96,8%). Seguono linee di bioedilizia soltanto lo 0,6% delle scuole; il 7,8% segue invece criteri antisismici. Secondo Legambiente è necessario "ripartire dalle opere davvero utili: più di 41mila edifici scolastici italiani hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza". Ma non ci si ferma qui: crisi economica e minore disponibilità dei comuni ad investire hanno portato a un calo dei servizi scuolabus (22,5%). Quanto ai servizi, va segnalato per esempio che diminuiscono i pasti biologici (solo nel 4,8% delle mense). Ci sono anche più palestre (60%) ma meno aree verdi (72,4%) e biblioteche per ragazzi (34,7%) all'interno delle scuole. Mentre elementi “virtuosi” arrivano in ottica sostenibilità, con la raccolta differenziata che segna buoni risultati, e il 13,6% degli edifici che usa energie rinnovabili. Per Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, "la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica delle scuole deve essere uno degli obiettivi prioritari del Paese. Proponiamo di vincolare i prossimi finanziamenti a progetti che uniscano messa in sicurezza e abbattimento dei consumi energetici del 50%".  E per il governo Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione di Palazzo Chigi per l'edilizia scolastica, ricorda che "nel 2014 sono stati cantierati 633 interventi per la messa in sicurezza delle scuole”, di cui oltre 300 già conclusi. Ricorda poi gli oltre 400 cantieri del progetto #scuolenuove e i due decreti ministeriali per interventi antisismici, oltre ai prossimi provvedimenti su efficienza energetica e mutui a carico dello Stato (oltre 800 milioni).

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