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Via libera allo “Sblocca Italia” - Scatta il testo unico per le prestazioni energetiche

where Roma when Mar, 11/11/2014 who michele

Il governo ha deciso norme e adempimenti validi per tutti. Lo schema di regolamento edilizio sarà concordato tra Governo, regioni e autonomie locali, in sede di Conferenza unificata. Via libera alle pompe di calore come intervento di manutenzione ordinaria

Con il voto di fiducia nell’Aula del Senato di Palazzo Madama è stata approvata la legge di conversione del decreto Sblocca Italia. Per semplificare un testo unico con norme e adempimenti validi per tutti, il Governo ha deciso di inserire tra le norme previste nel provvedimento uno schema di regolamento edilizio tipo che coinvolgerà Governo, regioni e autonomie locali in sede di Conferenza unificata. Il regolamento edilizio standard che indicherà i requisiti prestazionali degli edifici, e quindi si occuperà in particolare di risparmio energetico degli stabili, dovrà poi essere adottato dai Comuni.  Nell’ambito degli interventi di manutenzione ordinaria sono stati inseriti nel decreto anche i lavori di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW. Sono in arrivo anche nuovi meccanismi e modalità di accesso al Conto Termico, che saranno fissati da un decreto ministeriale entro il 31 dicembre 2014; alla quota del Conto Termico riservata alla Pubblica Amministrazione accederanno anche i soggetti di edilizia popolare e le cooperative di abitanti.
Due settimane fa alla Camera era stata bocciata la riduzione al 4% dell’Iva per chi usufruisce dei bonus per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica.
Ecobonus - È stato invece approvato dalla Commissione Ambiente della Camera un emendamento al ddl di Stabilità 2015 che conferma per tutto il 2015 l’utilizzo dell’ecobonus del 65% per gli interventi di messa in sicurezza antisismica attualmente non previsto dalla manovra. Lo fa sapere il presidente della Commissione, Ermete Realacci. “Per uscire dalla crisi - dice Realacci - è determinante il rilancio dell’edilizia di qualità, legata al risparmio energetico, alla sicurezza, alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e a progetti di qualificazione delle città, come dimostrano i risultati del credito di imposta e dell’ecobonus degli anni recenti”. “Su questo fronte - continua Realacci - è poi necessario un coordinamento molto più forte tra ministeri e istituzioni coinvolti. In particolare sulla questione del risparmio energetico sarebbe molto utile l’istituzione di una Struttura di missione ad hoc presso la Presidenza del Consiglio, in analogia a quanto fatto per il contrasto al dissesto idrogeologico e la depurazione delle acque.

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Incentivi fiscali per efficienza energetica
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