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Addio mercato tutelato, gli italiani poco interessati alle offerte elettriche

where Milano when Mar, 23/05/2017 who roberto

Tra il 2015 e il 2016 il confronto di tariffe luce, nella ricerca di una proposta vantaggiosa, è sceso del 7,24%, con forti differenze regionali. Lo evidenzia una ricerca di Sos Tariffe

Gli italiani sono poco interessati a confrontare le tariffe elettriche perbolletteelettriche.jpg risparmiare. Lo rivela l’Osservatorio sull’energia di SosTariffe.it, che ha analizzato tutti i preventivi effettuati sul portale durante il 2015 e il 2016 sul comparatore di tariffe luce del portale, individuando le differenze a livello regionale nella ricerca di proposte commerciali più vantaggiose.
Secondo i dati elaborati, la maggior parte delle ricerche di tariffe luce si concentra nei primi mesi dell’anno. Tra gennaio e maggio 2016, infatti, si sono concentrate oltre il 56% di tutte le richieste. D’altronde, la tendenza a cercare un nuovo fornitore luce durante l’inizio dell’anno è in evidente crescita: nel 2016 le comparazioni per ricercare l’offerta migliore ad aprile sono aumentate di oltre il 56% rispetto all’anno precedente e del 48,9% a maggio.
Nonostante l’avvicinarsi dell’obbligo di passare al mercato libero (previsto nel 2019), negli ultimi due anni gli italiani sembrano essere comunque meno interessati a confrontare offerte energetiche: le ricerche generali per il confronto tariffe luce sono diminuite del 7% in tutta Italia tra il 2015 e il 2016.

Lo studio di SosTariffe.it ha quindi voluto indagare quanto siano ancora appetibili per gli italiani le tariffe biorarie dell’energia elettrica e se ci siano differenze a livello regionale. I risultati dimostrano che, a livello nazionale, l’interesse degli italiani per questo tipo di offerte è in discesa, con un -6% delle ricerche di questo tipo di tariffe tra il 2015 e il 2016.
Tuttavia, ci sono differenze a livello regionale. In Piemonte, ad esempio, gli utenti che hanno ricercato tariffe biorarie nel 2016 sono aumentati del 5,8%, e del 3,24% in Lombardia. Queste sono, in effetti, le regioni più interessate alle offerte multiorarie, insieme a Lazio, Veneto e Toscana, seppur in questi territori la ricerca di queste tariffe sia mediamente scesa tra il 2015 e il 2016. Cresce, invece, l’interesse per le offerte biorarie in Puglia e Friuli-Venezia-Giulia. Poco interessati, infine, gli utenti di Basilicata, Campania, Sicilia, Liguria e Trentino Alto Adige.

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