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​Addio tutelato, ricerca Nomisma rileva i limiti della riforma

where Roma when Mar, 11/04/2017 who redazione

Dalla ricerca emerge la necessità di intensificare gli sforzi per una maggiore informazione a favore dei clienti e per un ruolo più attivo delle associazioni dei consumatori

mercato-elettrico.jpgLa complessità delle bollette e la scarsa incidenza dello sconto sul prezzo finale sono le principali ragioni che rendono difficile il passaggio al mercato libero. È quanto emerge dallo studio Nomisma Energia presentato a Roma e focalizzato su come abbandonare la Maggiore Tutela, il sistema che garantisce tariffe regolate ad oltre 20 milioni di clienti.

Le principali conclusioni del lavoro evidenziano tra l’altro che, quanto a concorrenza, in tutta Europa si evidenzia la lentezza, non solo per l’elettricità, ma anche per altri servizi. Ad esempio nel Regno Unito, dove le liberalizzazioni sono partite quasi 30 anni fa, ancora oggi la gran parte dei clienti rimane con il fornitore storico. In Italia si è discusso di possibili aste di quei clienti che non decidono di andare sul mercato, ma la teoria economica e l’esperienza indicano con chiarezza che, paradossalmente, le aste limitano la libertà dei consumatori, il contrario di quello che si vuole ottenere. Occorre, invece, puntare sugli strumenti già disponibili, sviluppati grazie alla regolazione e alle tariffe pagate dai clienti, come la tutela simile, il Sistema informativo integrato, i contatori intelligenti.

Vanno infine moltiplicati gli sforzi per una maggiore informazione a favore dei clienti e per un ruolo più attivo delle associazioni dei consumatori. In questa direzione si muove la regolazione europea, che richiede uno sforzo nel rendere più chiare le offerte per i clienti che non vanno sul libero, scelta che va rispettata.

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