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Com’è andato il primo trimestre energetico secondo Assoelettrica

where Roma when Lun, 30/05/2016 who michele

Diffusi i principali dati congiunturali del settore elettrico italiano

assoelettrica-grafico-dati-produzione-elettrica-2016.jpgNei primi tre mesi del 2016 i dati del settore elettrico nazionale hanno evidenziato una contrazione dei consumi elettrici e della produzione elettrica rispettivamente dell’1,5% e dello 0,7%. Rispetto ai valori di decremento dello stesso periodo del 2015, il trend decrescente dei consumi appare in rafforzamento, mentre quello della produzione risulta pressoché costante. Come si evince dai suddetti dati, la riduzione dei consumi si è riflessa solo in parte nella diminuzione della produzione nazionale. Il che, nel bilancio elettrico, si rispecchia in una contrazione del saldo estero. Dal confronto per comparti emerge che nei primi tre mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la produzione da fonti rinnovabili ha registrato una flessione del 7%, mentre la produzione da fonti fossili ha visto una crescita del 3%, proseguendo rispettivamente il trend ribassista e rialzista evidenziato nel 2015. La diminuzione delle fonti rinnovabili è legata principalmente all’ampia riduzione della produzione idroelettrica, mentre l’aumento delle fonti fossili alla crescita della produzione da gas naturale.

Sul fronte delle politiche di incentivazione delle fonti rinnovabili, nel periodo gennaio – marzo 2016 gli incentivi si sono attestati a 2,6 miliardi di euro, in diminuzione di 0,2 miliardi rispetto al periodo gennaio – marzo 2015. Tale andamento conferma il trend ribassista evidenziato nello stesso periodo dello scorso anno. Sul piano della performance, il prezzo medio fissato sulla borsa elettrica nei primi tre mesi del 2016 è diminuito in modo considerevole a 41,1 €/MWh, rispetto ai 53,5 €/MWh dello stesso periodo del 2015, attestandosi su livelli più bassi anche rispetto al prezzo medio dei primi tre mesi del 2014 (54,8 €/MWh). I prezzi finali dell’energia elettrica per il consumatore domestico hanno beneficiato di tale riduzione grazie alla conseguente contrazione della componente del costo dell’Energia.

Nei primi tre mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2015, si è registrata una lieve contrazione della produzione elettrica (-0,4 TWh, pari a -0,7%) e una diminuzione più ampia dei consumi elettrici (-1,1 TWh, pari a -1,5%). Il che si è riflettuto nel bilancio elettrico in una riduzione dell’import netto (-0,6 TWh, pari a -4,2%). Il trend contrattivo dei consumi appare in rafforzamento, rispetto ai valori di decremento dei consumi dello stesso periodo dello scorso anno. Nel trimestre gennaio-marzo 2016, la produzione da fonti rinnovabili evidenzia una contrazione di 1.632 GWh rispetto a gennaio-marzo 2015, proseguendo il trend ribassista evidenziato nello stesso periodo dello scorso anno. Tale decremento è causato principalmente della forte riduzione della produzione idroelettrica (-1.798 GWh), per il perdurare della scarse precipitazioni. In diminuzione, per le condizioni meteo poco favorevoli, anche la produzione fotovoltaica (-507 GWh). In crescita, invece, la produzione eolica (+577 GWh), mentre si attestano su valori pressoché costanti quella geotermica e da biomasse. Tra gennaio-marzo 2016 rispetto a gennaio-marzo 2015, la produzione da fonti fossili evidenzia una crescita di 1.072 GWh, confermando il trend crescente registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Tale incremento è legato al forte aumento della produzione da gas naturale (+3.166 GWh). In forte diminuzione, invece, la produzione da solidi (-1.719), seguita da quella da prodotti petroliferi (-375).

L’intensità del 2015 è lievemente aumentata rispetto al 2014, poiché l’incremento percentuale dei consumi elettrici è stato superiore rispetto a quello del PIL. Tale crescita sta ad attestare un aumento della quantità di energia elettrica impiegata per unità di ricchezza prodotta, il che determina un allontanamento rispetto agli obiettivi di incremento dell’efficienza energetica. Si ricorda ch,e a partire da settembre 2014, il PIL è calcolato sulla base del Sistema Europeo dei Conti 2010 (Sec2010), che sostituisce il precedente Sec95.

Tra gennaio e marzo 2016, la penetrazione elettrica si è attestata al 19,7%, in lieve aumento rispetto al 19,4% dello stesso periodo dello scorso anno. Tale crescita sta ad indicare un maggior utilizzo dell’energia elettrica nei consumi finali, visto che i consumi elettrici sono diminuiti - in percentuale - in misura minore rispetto al consumo finale complessivo di energia. La curva del PUN medio orario per ciascuna delle 24 ore del giorno, tra gennaio-marzo 2016 rispetto a gennaio-marzo 2015, si è spostata verso il basso. Questo andamento è in controtendenza rispetto al trend rialzista evidenziato nello stesso periodo dello scorso anno. Nel 2015, rispetto al 2014, l’Italia, la Spagna e la Francia hanno vissuto una crescita del termoelettrico e una contestuale diminuzione delle FER. L’UK ha registrato il trend opposto, mentre la Germania ha visto crescere sia la produzione termoelettrica, sia quella rinnovabile, a fronte di una lieve contrazione del nucleare (l’unica tra i paesi UE considerati).

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Assoelettrica-grafico-dati-produzione-elettrica 2016, fossili e rinnovabili
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