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Associazioni: cambiare la riforma sulle nuove tariffe elettriche

where Roma when Lun, 16/11/2015 who michele

Adusbef, Codici Associazione Consumatori, Greenpeace, ITALIA Solare, Kyoto Club, Legambiente e WWF chiede che l’AEEGSI non faccia scelte di politica energetica ma si allinei alle direttive nazionali e comunitarie a beneficio di tutti

“Questa riforma è contro l’autoconsumo elettrico e la concorrenza di mercato. Se si deve riformare il sistema tariffario, deve essere a beneficio di tutti e non solo dei gestori degli impianti termoelettrici e dei distributori di elettricità.” Lo hanno detto le principali associazioni a difesa dell’ambiente e dei diritti dei consumatori: Adusbef, Codici Associazione Consumatori, Greenpeace, ITALIA Solare, Kyoto Club, Legambiente e WWF nel corso di un incontro organizzato nell’auditorium del Gse. emiliosani.jpg

La proposta dell’Autorità - La proposta dell’AEEGSI è di spostare gli oneri di rete dalla componente variabile a quella fissa. Ciò ha senso solo per chi realizza un intervento di efficienza energetica o di uso delle rinnovabili, fotovoltaico in particolare. Diversamente, diventa solo un chiaro e inaccettabile sostegno a coloro che già beneficiano di troppi sussidi: i distributori e i grossisti di energia elettrica. Ma questi benefici non sono mai messi in discussione. Al contrario di quelli previsti per le rinnovabili e l’efficienza energetica. L’intervento dell’Autorità per l’energia al convegno, così come la sua proposta di riforma, non è stato convincente: il sistema tariffario proposto è conveniente solo per chi ha consumi elevati e rappresenta un aumento dei costi esagerato (fino al +30% su base annuale) per chi ha consumi medio/bassi, vale a dire la maggioranza delle famiglie italiane. Gli effetti sui consumatori finali della nuova struttura tariffaria proposta da AEEGSI peserebbe - secondo le associazioni - oltre 1,5 miliardi di euro all’anno in più sulla bolletta degli utenti domestici.

La controproposta tariffaria - Durante l’incontro, le associazioni hanno presentato la loro controproposta: una tariffazione compatibile con l’efficienza energetica, estendendo ed eventualmente migliorando la tariffa D1 per le pompe di calore a coloro che hanno impianti di autoconsumo da fonte rinnovabile; dimostrano di avere acquistato e installato almeno due elettrodomestici fra quelli a più elevata incidenza di consumo, di classe energetica massima in sostituzione di quelli esistenti o effettuato altri investimenti come l’installazione di pompe di calore per acqua calda sanitaria, di pannelli solari termici o altri interventi incentivabili ai sensi del D.M. 28 dicembre 2011 (Conto Termico);  facoltà per le famiglie con più di cinque componenti di richiedere l’applicazione della tariffa D1.

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Consigliere di Italia Solare
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