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​Borsa elettrica, in gennaio mercato depresso, prezzi ai minimi storici

where Roma when Lun, 17/02/2014 who michele

La liquidità del mercato, pressoché stabile negli ultimi sei mesi, cede però 12,1 punti percentuali su gennaio 2013, attestandosi a 63,0%

Il 2014 si apre con una domanda di energia elettrica ancora depressa ed in calo, con gli scambi nel Mercato del Giorno Prima (33.275 MWh medi orari), mai così bassa in gennaio. Con le importazioni di energia dall’estero, ferme pressappoco sui livelli degli anni precedenti, non pare arrestarsi la caduta degli acquisti e delle vendite nazionali, ad eccezione, per queste ultime, degli impianti a fonte rinnovabile che continuano ad esibire tassi di crescita in doppia cifra. La liquidità del mercato, pressoché stabile negli ultimi sei mesi, cede però 12,1 punti percentuali su gennaio 2013, attestandosi a 63,0%. Il prezzo di acquisto dell’energia nella borsa elettrica (PUN), in calo sia rispetto a dicembre che su base annua, segna un minimo assoluto per il mese di gennaio a quota 59,27 €/MWh. I prezzi di vendita zonali evidenziano una sostanziale convergenza ad eccezione della Sicilia che conferma lo spread con le altre zone. Nel Mercato a Termine dell’energia elettrica, in calo i prezzi dell’Annuale 2015 e dei prodotti con consegna più ravvicinata. 
Il prezzo medio di acquisto (PUN), dopo il rialzo di dicembre, torna a segnare una netta flessione, sia congiunturale (-10,01 €/MWh, -14,5%) che tendenziale (-5,22 €/MWh, -8,1%), portandosi a 59,27 €/MWh, minimo storico per il mese di gennaio. L’analisi per gruppi di ore rivela un ribasso su base annua di 6,60 €/MWh (- 8,7%) nelle ore di picco e di 4,07 €/MWh (- 7,0%) nelle ore fuori picco, con prezzi attestatisi rispettivamente a 69,47 e 54,05 €/MWh ed il rapporto picco/baseload stabile a quota 1,17. I prezzi medi di vendita, in calo in tutte le zone, sia rispetto al mese precedente che su base annua, evidenziano una sostanziale convergenza, ad eccezione della Sicilia. Il prezzo di vendita di quest’ultima, pari a 77,30 €/MWh, ai minimi da aprile 2013, resta più alto rispetto a quello delle altre zone, oscillato tra 58,49 €/MWh della Sardegna e 56,18 €/MWh del Sud. I volumi di energia elettrica scambiati nel Sistema Italia, con una flessione su base annua del 2,8%, scendono a 24,8 milioni di MWh, livello mai raggiunto nel mese di gennaio. L’energia scambiata nella borsa elettrica, pari a 15,6 milioni di MWh, subisce una contrazione tendenziale (-18,5%) rispetto ai livelli record raggiunti nella prima metà del 2013 nel mercato organizzato. Per contro, gli scambi over the counter registrati sulla PCE e nominati su MGP, pari a 9,2 milioni di MWh, con un aumento di ben 44,4 punti percentuali, si attestano ai massimi da oltre un anno. La liquidità del mercato, pressoché stabile negli ultimi sei mesi, cede però 12,1 p.p. su gennaio 2013, portandosi a 63,0%. 
Gli acquisti nazionali di energia elettrica segnano l’ennesimo calo tendenziale (il diciassettesimo) scendendo a 24,4 milioni di MWh (-2,5%). A livello zonale, pressoché stabili gli acquisti del Nord e della Sardegna, in controtendenza al Sud (+6,0%). In flessione anche gli acquisti sulle zone estere, pari a 313 mila MWh (-22,8%). Le vendite di energia elettrica da unità di produzione nazionale, con una riduzione del 3,4% su base annua, scendono a 20,3 milioni di MWh. A livello zonale, in evidenza il Centro Sud (-14,5%) e le due isole; in controtendenza ancora il Sud (+4,8%) assieme al Centro Nord (+0,8%). In linea con gennaio 2013 le importazioni, pari a 4,5 milioni di MWh (-0,2%). Le vendite da impianti a fonte rinnovabile segnano una consistente crescita su base annua (+14,5%), sostenuta soprattutto dalla fonte idraulica (+22,1%) e solare (+34,4%). In flessione, invece, le vendite da impianti a fonte tradizionale ed in particolare da impianti a gas ed a carbone. Pertanto, la quota delle vendite da impianti a fonte rinnovabile sale al 34,2% (28,9% a gennaio 2013), mentre quella da impianti a gas scende sotto i 40 p.p. (45,6% un anno fa); in lieve calo anche la quota degli impianti a carbone (11,1%; -1,6 punti percentuali).

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Grafico andamento prezzi
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