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​Borsa elettrica: lo stop del nucleare francese spinge al rialzo i prezzi italiani

where Roma when Lun, 24/10/2016 who redazione

La fermata per manutenzione del 34% della capacità atomica francese ha fatto schizzare i prezzi sia oltralpe che in Italia

nogent-sur-seine.jpgLa fermata di numerosi reattori nucleari francesi, con conseguente fiammata dei prezzi dell'energia oltralpe, ha trascinato al rialzo anche le quotazioni della borsa elettrica italiana, che la scorsa settimana sono tornate sopra quota 50 €/MWh, valore che non si vedeva da gennaio. E' quanto emerge - leggiamo su Staffetta Quotidiana - dai dati dei due mercati.
Il prezzo unico nazionale italiano nella settimana dal 10 al 16 ottobre è risalito in media dell'11,2% a 51,65 €/MW. Il PUN settimanale non superava i 50 € da gennaio, quando nella terza settimana 2016 si era attestato a 53,88 €/MWh.

A trainare le quotazioni italiane è stata esclusivamente la zona Nord, dove il prezzo di vendita medio è balzato del 20,1% a 56,91 €, mentre in tutte le altre zone le quotazioni cedevano tra il 2,5% e il 6,7% oscillando tra i 43 e i 45 € circa. Unica eccezione il Centro Nord, con +1,7%, influenzata dalla Nord.
Dietro il balzo dei prezzi al Nord c'è da un lato una brusca flessione delle importazioni e un forte aumento delle esportazioni di energia verso l'estero, innescate dalla fermata nelle ultime settimane per manutenzioni e per test ordinati dall'agenzia francese per la sicurezza nucleare di 20 dei 58 reattori del Paese, pari al 34% dell'intera capacità atomica francese. Dall'altro lato pesa un maggiore isolamento del Nord rispetto alle altre zone per via di una forte restrizione del limite di transito con la zona Centro Nord.
A partire dal mese di ottobre, le quotazioni spot sulla borsa francese Powernext, che si attestavano in settembre poco sopra i 35 €, sono andate crescendo progressivamente, in particolar modo la scorsa settimana quando, nei giorni feriali, sono rimaste costantemente sopra i 60 € con un picco di oltre 70 € l'11 ottobre.

In contemporanea in Italia le esportazioni sono balzate di quasi il 53% a fronte di una contrazione del 25% delle importazioni. Queste ultime, che solitamente hanno un effetto calmiere sui prezzi italiani, sono state anch'esse penalizzate dall'indisponibilità della capacità nucleare francese, da cui proviene una quota rilevante del nostro import.
A sostenere i prezzi italiani in zona Nord ha contribuito anche una parallela flessione delle vendite da impianti rinnovabili (-4,5%), mentre quelle da impianti tradizionali crescevano del 10,7% (+13,9% il gas).

immagini
La centrale nucleare di Nogent-sur-Seine
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