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Centrale a carbone di Brindisi, assolti con formula piena i dirigenti Enel ed Edipower

where Brindisi when Mar, 19/03/2013 who roberto

I reati contestati erano l'attività di gestione rifiuti non autorizzata e l'omessa bonifica dei siti, con conseguente inquinamento del suolo e del sottosuolo

Sono stati assolti perché il fatto non sussiste due dirigenti Enel e uno Edipower, imputati a Brindisi per violazioni del testo unico ambientale relativamente alla mancata copertura dell'ex carbonile di Brindisi Nord che, secondo l'accusa, avrebbe provocato conseguenze all'ambiente per la dispersione di polveri di carbone.
Si tratta di Mirko Luciano Pistillo, all'epoca dei fatti responsabile dell'area Business Termoelettrica Enel di Brindisi, Lorenzo Laricchia, dirigente responsabile della Logistica
Combustibili dell'Enel e Ivo Fulvio Guidi dirigente della centrale Edipower. I reati loro contestati erano l'attività di gestione rifiuti non autorizzata e l'omessa bonifica dei siti, con conseguente inquinamento del suolo e del sottosuolo.
Il processo, che ha riguardato fatti risalenti al periodo compreso tra il 2002 e il 2004, nasce da un'indagine del 2005 e si è chiuso con la lettura del dispositivo da parte del giudice monocratico Stefania De Angelis.
Il pm titolare dell'accusa, Giuseppe De Nozza, aveva formulato richieste di condanna a poco più di un anno di reclusione per i tre imputati, difesi dall'avvocato Tommaso Marrazza, oltre che di confisca del carbonile. Nel 2009 il giudizio con una prescrizione anticipata per 51 proprietari di ditte di trasporto del carbone, i cosiddetti padroncini che erano imputati per getto pericoloso di cose e di danneggiamento. Si trattava del processo, denominato “Coke” nel corso del quale vi fu una transazione in favore del Comune, oltre che un accordo con il Ministero dell'Ambiente che rinunciarono (il primo solo parzialmente) alla costituzione di parte civile.

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