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Centrale nucleare di Latina: il Tribunale riconosce il rischio amianto

where Latina when Mar, 07/05/2019 who roberto

Accolta la tesi secondo la quale nella Centrale Nucleare di Borgo Sabotino di Latina è stato utilizzato amianto e che i livelli espositivi sono stati superiori alla soglia

Il Tribunale di Latina ha condannato l’INPScentrale-nucleare-latina.jpg a rivalutare la posizione di un lavoratore esposto all’ amianto, obbligando l’istituto ad un adeguamento dell’importo pensionistico in godimento. Lo apprendiamo da un comunicato dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
“Il Tribunale di Latina ha disposto l’accertamento tecnico peritale da cui si evince che nella Centrale Nucleare di Borgo Sabotino è stato utilizzato amianto - dichiara l'avvocato Ezio Bonanni, legale del lavoratore - ; grazie a questa sentenza, che costituisce un precedente giudiziario, tutti i dipendenti, potranno chiedere un risarcimento previdenziale, anche se ancora privi di malattia e, soprattutto, avranno diritto alla sorveglianza sanitaria, poiché potrebbero manifestarsi danni alla salute, come è successo per l’altro suo collega che, grazie al controllo sanitario disposto dall’ONA, ha ricevuto la diagnosi precoce della malattia da amianto, e ha evitato così il peggio”.

“Il picco dei casi di malattie asbesto correlate, mesoteliomi, tumori polmonari, alla laringe, faringe, esofago, fegato, colon e perfino all’ovaio, per non parlare dell’asbestosi, delle placche pleuriche e degli ispessimenti pleurici e delle complicazioni cardio-vascolari in provincia di Latina avverrà tra il 2028 e il 2030”. Il presidente dell’Osservatorio Amianto sottolinea ancora che “nel frattempo è necessario che tutti i lavoratori, a suo tempo esposti ad amianto, siano sottoposti al controllo sanitario periodico e che l’INPS e l’INAIL riconoscano i loro diritti. Trovo paradossale che lavoratori pesantemente colpiti dalla fibra killer debbano continuare ancora ad oggi, nel 2019, a ricorre all’Autorità Giudiziaria”.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto – prosegue dunque nel suo impegno nella provincia di Latina per la tutela medica e legale dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto e loro familiari. I dati della strage amianto a Latina e in provincia di Latina parlano chiaro: “L’ONA ha censito, per la provincia di Latina, circa 150 casi di mesotelioma, con un trend in netto aumento, rispetto ai circa 100 casi censiti dal Dipartimento di Prevenzione per il periodo dal 2000 fino all’anno 2014”.
Spiega Bonanni: “Le città più colpite dai casi di mesotelioma fino a tutto il 2018 sono Latina con 30 casi, Gaeta con 25, Aprilia con 20, Sezze con 10 casi, Formia con 15 casi”. “Il mesotelioma è solo la punta dell’iceberg, l’ONA stima quindi un’incidenza di mortalità per patologie asbesto correlate in provincia di Latina per il periodo dal 2000 al 2018 di circa 600 decessi, con una media di poco superiore a 30 decessi ogni anno”. Tutti i cittadini possono rivolgersi all’ONA contattando il numero verde gratuito 800034294, e chiedere assistenza attraverso lo sportello amianto telematico (https://www.osservatorioamianto.com/sportello-nazionale-amianto/).

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