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Enel Distribuzione, ricavi in calo per 260 milioni di euro per le nuove tariffe di rete

where Roma when Lun, 25/01/2016 who michele

Il quadro regolatorio previsto dall’Autorità al 2023 farà diminuire i ricavi tariffari da 4,81 miliardi a 4,55 del 2015

Enel Distribuzione perde 260 milioni a causa del nuovo quadro regolatorio che stima il gettito derivante dalle tariffe di rete applicate ai clienti finali. Lo rileva Enel, che stima “un livello di ricavi tariffari per la controllata Enel Distribuzione riferito al 2016 pari a circa 4,55 miliardi, rispetto ai 4,81 miliardi del 2015”. Tale diminuzione, “prevista nel piano strategico del Gruppo Enel presentato a novembre 2015, riflette la discesa dei tassi di interesse e la riduzione dei costi realizzata dagli operatori”.

albertodepaoli.jpgAlberto De Paoli, Chief financial officer di Enel, e Francesca Valente, responsabile Regolamentazione e Antitrust Italia di Enel, forniranno alla comunità finanziaria, nel corso di una conference call, una valutazione preliminare degli effetti per il Gruppo Enel del nuovo quadro regolatorio delle attività di distribuzione e misura dell'energia elettrica in Italia per il periodo 2016-2023, delineato nelle delibere dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico 654/2015 e 646/2015. Il valore del capitale investito riconosciuto ai fini regolatori (cosidetto Regulated asset base - Rab) per il 2016 è stimato in circa 21 miliardi. 
I valori definitivi dei ricavi tariffari saranno calcolabili dopo la pubblicazione delle tariffe di riferimento che avverrà, per il servizio di distribuzione, entro il mese di aprile 2016 e, per il servizio di misura, entro il mese di luglio 2016.

La disciplina del nuovo periodo regolatorio punta ad assicurare stabilità e certezza. La durata del nuovo periodo regolatorio è stata fissata in otto anni (2016-2023), rispetto ai precedenti quattro, con una revisione prevista nel 2020. E’ stato inoltre previsto uno specifico periodo di vigenza del tasso di remunerazione del capitale investito (c.d. "WACC") della durata di sei anni (2016-2021); anche in questo caso è stata fissata una revisione a metà periodo (nel 2019), con regole di aggiornamento già definite.

Sulla base di una nuova metodologia di calcolo, il WACC per il primo triennio 2016-2018 è stato fissato al 5,6%. La diminuzione rispetto al 6,4% previsto nel biennio 2014-2015 è sostanzialmente dovuta alla riduzione dei tassi di interesse.
L'Autorità ha inoltre previsto l'eliminazione del cosiddetto “lag regolatorio”, ovvero del ritardo nel riconoscimento in tariffa della remunerazione relativa ai nuovi investimenti. Al contempo, la nuova regolazione prevede un allungamento da 30 a 35 anni della vita utile su cui si basa il recupero in tariffa degli investimenti, limitatamente alle linee di distribuzione in media e bassa tensione entrate in esercizio dopo il 31 dicembre 2007, tenuto conto del più prolungato utilizzo di tali linee a fini industriali.

Riguardo ai costi operativi riconosciuti in tariffa, viene sostanzialmente confermata la metodologia di calcolo a partire dai costi effettivi del 2014; il livello iniziale dei costi operativi riconosciuti sarà aggiornato ogni anno sulla base dell'inflazione e di un tasso di riduzione dei costi stessi (cosiddetto "X-factor") pari all'1,9% per la distribuzione e all'1% per le attività di misura, l'X-factor era risultato pari, rispettivamente, al 2,8% per la distribuzione e al 7,1% per le attività di misura nel periodo regolatorio 2012-2015.

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Chief financial officer di Enel