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A giugno consumi di elettricità ancora in calo: meno 6,2%

where Roma when Mar, 09/07/2013 who roberto

Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si è avuto un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media più bassa di circa mezzo grado. Cresce il ricorso alle rinnovabili, crolla il termoelettrico (-22,8%)

Ancora un crollo nei consumi di elettricità in Italia anche a giugno. La domanda, pari a 25,8 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 6,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Lo rende noto Terna. Depurata dagli effetti di calendario e temperatura, la variazione della domanda elettrica di giugno 2013 registra un calo più limitato: - 5,2%. Rispetto al giugno dell'anno precedente si è avuto un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media più bassa di circa mezzo grado centigrado. I 25,8 miliardi di kWh richiesti sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29,9% al Centro e per il 23,4% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica di giugno 2013 è risultata ovunque negativa: -3,8% al Nord, -7,3% al Centro e -10,4% al Sud. Nel mese scorso la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 87,5% con produzione nazionale e per la quota restante (12,5%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,8 miliardi di kWh) è in calo del 6,6% rispetto a giugno 2012. Sono ancora in forte crescita le fonti di produzione idrica (+21,8%), fotovoltaica (+33,0%) ed eolica (+34,6%). In flessione la fonte termoelettrica (-22,8%). Pressoché invariata la produzione geotermica (-0,2%). In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2013 rispetto al mese precedente è stata nulla. Il profilo del trend si mantiene su un andamento decrescente. Nel primo semestre, la domanda di energia elettrica è risultata in flessione del 3,9% rispetto al corrispondente periodo del 2012; a parità di calendario il valore è -3,3%.
Reazioni: per Assoelettrica "La crisi si aggrava" - Il nuovo crollo preoccupa Assoelettrica. “Un valore che non ha precedenti nemmeno in epoche lontane - commenta il presidente Chicco Testa -. Con questo, siamo a 22 mesi consecutivi di contrazione della domanda: segno che la crisi economica si sta aggravando e che la strada da percorrere per tornare a quello che eravamo prima del 2008 è sempre più lunga e più ripida”. “La situazione del settore termoelettrico - ha aggiunto - si sta facendo drammatica: a fronte di un positivo risultato delle fonti rinnovabili, cresciute sul giugno 2012 di ben 2 miliardi di kWh, le centrali termoelettriche hanno accusato un calo di quasi il 23 per cento, passando da 16 a poco più di 12 miliardi di kWh di energia prodotta”.

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