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Mercato libero nel 2018: consumatori più informati delle previsioni, ma anche più pessimisti

where Roma when Lun, 12/12/2016 who michele

Secondo il 56% degli intervistati del sondaggio condotto dall’Osservatorio Imprese e Consumatori, con la liberalizzazione del mercato elettrico ci sarà un aumento delle tariffe

osservatorio-imprese-consumatori-logo.pngL’82% dei cittadini conosce la differenza tra mercato libero e quello “a maggior tutela”, il 55,12% pensa però che la liberalizzazione lo penalizzerà e per il 60% che le tariffe aumenteranno. Sono alcuni dei dati di un sondaggio presentato nel corso del convegno “Il popolo delle bollette e la scomparsa del mercato di maggior tutela”, organizzato dall’Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC). Un evento interamente dedicato al settore Energia per comprendere le conseguenze della scomparsa del Mercato di Maggior Tutela, previsto per giugno 2018, e scegliere in modo consapevole tra le offerte del Mercato Libero.

I risultati del panel svolto da OIC hanno voluto indagare sull’informazione tra gli utenti in merito alla scomparsa del Mercato di Maggior Tutela e sui timori di un aumento delle bollette. Ebbene, i risultati non sono stati poi così scontati: al contrario di quanto si sarebbe potuto pensare, la stragrande maggioranza di interpellati, l’82,44% conosce la differenza tra mercato libero e quello “a maggiori tutela”. Ma il dato più rilevante è che il 55,12% pensa che con la liberalizzazione ci saranno svantaggi per i consumatori, con un aumento delle tariffe per il 60,49%. Il 40,59% ritiene infine di essere abbastanza informato per scegliere consapevolmente tra diverse offerte commerciali.
“I consumatori appaiono tutto sommato abbastanza informati, almeno sulle linee generali. Ma sono anche pessimisti sul passaggio al mercato libero dell’energia - ha dichiarato Antonio Persici, Presidente dell’OIC - . Con il risultato del recente Referendum e l’instabilità politica che ne è conseguita, il processo di liberalizzazione si è rallentato, ma non di certo fermato. Occorre quindi saper sfruttare il maggiore tempo a disposizione per avviare una discussione seria tra istituzioni, associazioni dei consumatori, esperti ed aziende, per una transizione responsabile che non si trasformi realmente in una penalizzazione dei cittadini ma che identifichi formule che agevolino le famiglie più in difficoltà economiche che semplifichino l’offerta, in modo che la concorrenza possa essere reale e portare vantaggi effettivi al consumatore finale.”.

Tra gli intervenuti anche Andrea Pèruzy, Presidente e AD Acquirente Unico, che ha sottolineato il ruolo chiave dell’informazione dei consumatori e le potenzialità del Sistema Informatico implementato tra i diversi operatori del settore, entrato in piena efficienza quest’anno, e che potrebbe e dovrebbe permettere alle aziende di ideare proposte commerciali concorrenziali ed estremamente personalizzate, con soluzioni tecnologiche innovative.

Ignazio Abrignani, Vice Presidente X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, ha voluto invece ricordare come l’attuale situazione di instabilità politica rinvierà il DDL Concorrenza di diversi mesi, cosa che potrebbe permettere uno studio più approfondito delle ricadute sui consumatori. Ha voluto poi ricordare il ruolo strategico delle politiche di efficientamento energetico, mentre Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, ha sottolineato come l’Italia sia stata negli ultimi anni in controtendenza a livello mondiale, riducendo, invece che aumentando, il ricorso a fonti alternative di energia: “Questo è stato un Governo Fossile”.

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Logo OIC, Osservatorio Imprese Consumatori
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