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​Niente centrale elettrica azera a San Marino, lo dice il segretario agli Esteri

where San Marino when Mar, 15/01/2019 who redazione

I due Paesi avevano sottoscritto un Memorandum d’Intesa nel maggio scorso, in occasione della visita ufficiale a Baku del Segretario di Stato Nicola Renzi

frimaaccordosan-marinoazerbaijan.jpgLa centrale elettrica che doveva essere realizzata a San Marino in collaborazione con l’Azerbaigian non si farà. Lo ha fatto sapere il segretario agli esteri del Titano Nicola Renzi, rispondendo a un’interrogazione che ricostruisce i passaggi del Memorandum d’Intesa con il Ministero degli Esteri della Repubblica dell'Azerbaijan, Paese che avrebbe dovuto realizzarla.

“Tutto si è svolto nella massima trasparenza, sia per gli atti di Governo sia per l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi, e il Governo non ha alcuna intenzione di realizzare una Centrale Elettrica a San Marino”. Questa la precisa risposta a tutti i punti contenuti nella interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Rete-MDSI sui rapporti di San Marino con l’Azerbaigian e con la SOCAR, la sua compagnia petrolifera di Stato dell’Azerbaigian.

Fra i due Paesi era stato in effetti sottoscritto un Memorandum d’Intesa nel maggio scorso, in occasione della visita ufficiale a Baku del Segretario di Stato Renzi, nel corso della quale erano state poste le basi per una serie di collaborazioni in campo politico, economico, agricolo, finanziario, educativo, scientifico, tecnologico, culturale, turistico, sanitario e consolare.
Del Memorandum, che ha valenza di carattere generale ed è preliminare ad eventuali negoziazioni future, è stata data ampia comunicazione in sede di Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, nella seduta del 25 giugno 2018.

Successivamente, nel mese di novembre, il Presidente Federico Crescentini ha sottoposto al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi un Accordo con la compagnia energetica azera SOCAR, considerato che il Memorandum tra i due Paesi prevedeva anche la cooperazione nei settori dell'energia, compresa l'energia rinnovabile, e dei trasporti.
Tenuto conto che non prevedeva alcun impegno economico e nessuna eventuale penale in caso di recesso, il CdA dell’AASS ha autorizzato il Presidente a sottoscrivere il documento, sottolineando la necessità di compiere adeguate verifiche di fronte ad una eventuale proposta economica e commerciale.

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