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Distribuzione dei carburanti. Le aree in autostrada chiedono la fine delle royalty

where Roma when Lun, 23/02/2015 who redazione

Sui prezzi delle aree di servizio grava un prelievo imposto dalle società autostradali: sciopero dei gestori il 4 e 5 marzo contro l’esclusiva delle concessionarie

testatalogo.jpgI gestori delle aree di servizio autostradali attueranno le prime 48 ore di sciopero generale dalle 22 di martedì 3 marzo fino alla stessa ora di giovedì 5 marzo. È questa la decisione assunta all’unanimità dall’assemblea nazionale promossa dalle organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio. Inoltre, i benzinai delle autostrade vogliono impugnare al Tar del Lazio gli atti di indirizzo governativi e ogni ulteriore atto eventualmente discendente da questi.

I ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico - si legge in una nota congiunta delle tre federazioni diffusa al termine dei lavori - continuano ostinatamente e senza alcun riguardo per lo stato di assoluto degrado e sofferenza del settore, dei consumatori, del bene pubblico soggetto a concessione, dell’interesse collettivo e persino delle leggi vigenti, a difendere unicamente l’ormai indifendibile interesse privato e le ingenti rendite di posizione appannaggio degli “amici” concessionari e degli “amici degli amici”.

“È appena il caso di evidenziare il fatto che, invece di farsi promotori di una decisa iniziativa tesa a razionalizzare la rete distributiva e migliorarne gli standard di servizio offerto all’utenza, consentono ai concessionari di eliminare anche la semplice assistenza attraverso la completa automazione. Allo stesso modo - protestano i sindacati dei gestori - nessun intervento correttivo viene previsto e adottato per eliminare quella vera e propria soprattassa che i concessionari impongono sui servizi prestati in autostrada e che, per esempio, pesa sui prezzi dei carburanti per 18 centesimi ogni litro venduto all’automobilista, aumentata del 1400% nel giro di sei anni”.

Se i concessionari fossero ricondotti nell’alveo delle regole e della semplice ragionevolezza, esaurendo le loro pretese con i pedaggi che invariabilmente aumentano al 1° gennaio di ogni anno, e quindi fosse azzerato il peso delle royalty sui carburanti e razionalizzata la rete - così come chiedono i Gestori - il prezzo di benzina e gasolio venduti in autostrada potrebbe scenderebbe immediatamente tra i 16 ed i 20 centesimi di euro.

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