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Dopo l’Ansaldo Energia alla cinese Sec piacciono gli impianti E.On in Italia

where Roma when Mar, 09/12/2014 who michele

Potrebbe rispuntare il nome di Shanghai Electric per l'acquisto degli asset italiani del gruppo E.On

È stata finalizzata l'operazione di cessione del 40% dell’Ansaldo Energia alla Shanghai Electric Corporation (Sec). Lo rende noto il Fondo strategico italiano, controllato da Cdp (Cassa depositi e prestiti). La vendita, annunciata l'8 maggio, si è perfezionata con l'ottenimento delle autorizzazioni governative e antitrust internazionali. In seguito all'operazione, Fsi continuerà a detenere il 44,84% di Ansaldo Energia.

Ma subito dopo i cinesi della Sec potrebbero “mangiarsi” anche gli asset italiani del gruppo tedesco di energia elettrica, gas e soluzioni per l'efficienza energetica E.On. I colloqui tra i due gruppi sarebbero ancora nella fase preliminare, secondo fonti di Shanghai Electric. In Italia, E.On fornisce energia elettrica e gas a circa 800mila clienti residenziali e ad aziende, e ha un valore stimato di oltre due miliardi di euro. Il gruppo ha perso circa il 75% del suo valore di Borsa dal 2008 e oggi è al centro di un forte processo di ristrutturazione attraverso la vendita di asset non strategici che porterà il gruppo a focalizzarsi sulle energie rinnovabili.

Oltre a Shanghai Electric, hanno manifestato interesse per gli asset italiani di E.On anche il gruppo Edison, di proprietà della francese EDF, e la multiutility Hera che avrebbe presentato un'offerta vincolante. Shanghai Electric non è nuova a investimenti in Italia e sul mercato europeo. A marzo aveva investito 320 milioni di euro nella società di distribuzione di energia elettrica maltese Enemalta.

Shanghai Electric produce attrezzature per lo sviluppo di fonti rinnovabili, impianti ad alta efficenza energetica, attrezzature industriali e servizi integrati. Il gruppo è quotato sia a Shanghai che a Hong Kong, con una capitalizzazione superiore ai cinque miliardi di euro, e conta quasi trentamila dipendenti.
 
 

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