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Enel, in calo gli utili (- 14,9%) nel 2012. Presentato il piano industriale al 2017

where Roma when Mar, 19/03/2013 who roberto

Si prevede un “rafforzamento della struttura patrimoniale, anche attraverso un piano di cessioni per circa 6 miliardi”

È calato l’utile di Enel nel 2012,  sceso al 14,9% a 3,45 miliardi di euro e la cui cedola è passata a 0,15 euro ad azione (0,26 nel 2011). Il principale gruppo elettrico italiano - apprendiamo dalla presentazione dei risultati di fine anno - prevede inoltre un ebitda in calo a circa 16 miliardi di euro quest'anno e un utile netto ordinario a circa 3 miliardi di euro che dovrebbe crescere nei prossimi anni. L'indebitamento finanziario netto dovrebbe invece scendere a circa 42 miliardi di euro nel 2013, circa 37 miliardi nel 2014 e tra 36 e 37 miliardi nel 2017. Il gruppo ha anche presentato il piano industriale 2013-2017, nel quale si conferma il livello di investimenti annunciato già lo scorso anno. Nei cinque anni, Enel prevede poi un “rafforzamento della struttura patrimoniale, anche attraverso un piano di cessioni per circa 6 miliardi ed emissione di strumenti ibridi per circa 5 miliardi”. L'utile ordinario di Enel nel 2012 è sceso del 14,9% a 3,45 miliardi di euro aggiungendo che il dividendo proposto per l'esercizio è di 0,15 euro ad azione (0,26 nel 2011). Per tutto il periodo del piano Enel conferma la politica dei dividendi con un pay-out pari almeno al 40% dell'utile netto ordinario. 
“Nel corso del 2012 Enel ha conseguito risultati in linea con gli obiettivi indicati al mercato, sia in termini di margine operativo lordo sia in termini di indebitamento finanziario netto, pur continuando ad operare in un contesto macroeconomico sfavorevole, particolarmente in Italia e Spagna”. Lo afferma l'ad del gruppo Fulvio Conti, commentando in una nota i risultati finanziari e spiegando in particolare che in Spagna “il peggioramento dei flussi di cassa attesi, conseguente ai provvedimenti regolatori emessi dal governo nel corso del 2012, unitamente al deterioramento del quadro economico di riferimento, hanno reso necessario un adeguamento di valore dell'avviamento associato alle attività di Endesa nella Penisola iberica”.
“Per i prossimi cinque anni - annuncia quindi l'ad - confermiamo la strategia già avviata, focalizzata sulla protezione dei margini e dei flussi di cassa nei mercati maturi
e sullo sviluppo nei mercati in crescita e nelle rinnovabili.
Tutto ciò accelerando le azioni di riduzione dei costi e di incremento delle efficienze nell'ambito dell'intero gruppo nonché di semplificazione della struttura societaria, con una
costante attenzione alla riduzione dell'indebitamento, nonché al mantenimento della nostra attuale categoria di rating”.
Secondo Conti, azioni simili potranno “consentire di cogliere il momento in cui le economie mature, in particolare Italia e Spagna, riprenderanno a crescere”.

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