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L’Eni vende il 25% di maxigiacimento in Mozambico

where San Donato Milanese (Milano) when Lun, 13/03/2017 who michele

La cessione della quota del blocco gas in Mozambico a ExxonMobil per 2,8 miliardi di dollari. L'operazione risente del crollo del prezzo del petrolio

L'Eni vende il 25% del blocco gas in Mozambico a ExxonMobil per 2,8 miliardi di dollari, ma l'operazione non la avvantaggia in Borsa con il crollo del prezzo del petrolio. La cessione nel Paese africano era attesa da tempo e, nelle ultime settimane, dalle dichiarazioni dell'ad Claudio Descalzi era apparso chiaro come si fosse alle battute finali. claudio-descalzi.jpg
Oggetto della vendita è l'area 4, il grande blocco nell'offshore del Mozambico, dove l’Eni nel 2011 fece la prima importante scoperta di gas (all'epoca definita la maggiore mai fatta dal gruppo petrolifero) e dove ulteriori ritrovamenti giant si sono susseguiti negli anni successivi. L'area comprende infatti i grandi giacimenti di Mamba, Coral e Agulha.

L'interesse delle altre compagnie petrolifere per l'asset è così andato via via aumentando e il gruppo ha cominciato a monetizzare l'investimento con una strategia ormai acquisita di cessione di quote che, come ha detto Descalzi, ha fruttato 9 miliardi di dollari negli ultimi quattro anni in giro per il mondo: del 2013 è la vendita del 20% ai cinesi di Cnpc per 4,2 miliardi di dollari e di oggi è l'annuncio della cessione agli americani di ExxonMobil del 25% per 2,8 miliardi di dollari.
La differenza di prezzo si spiega con il crollo delle quotazioni del greggio, passato dagli oltre 90 dollari di quattro anni fa ai meno di 50 di questi giorni. Completata l'acquisizione, l'Eni scenderà al 25%, stessa quota di ExxonMobil, mentre le altre partecipazioni (20% di Cnpc, 10% ciascuna per Enh, Kogas e Galp Energia) restano immutate.
L'Eni, in ogni caso, continuerà a gestire il progetto Coral Floating Lng e tutte le operazioni upstream nell'Area 4, mentre ExxonMobil guiderà la costruzione e la gestione degli impianti di liquefazione di gas naturale a terra.

Al momento l'Eni possiede indirettamente una quota del 50% nel blocco attraverso una partecipazione del 71,4% in Eni East Africa, la quale a sua volta detiene il 70% della concessione Area 4. A seguito del completamento della transazione, Eni East Africa sarà controllata pariteticamente da Eni ed ExxonMobil, ciascuna con il 35,7%, mentre Cnpc deterrà il 28,6%. Le rimanenti quote nell'Area 4 sono detenute da Empresa Nacional de Hidrocarbonetos E.P. (Enh 10%), Kogas (10%) e Galp Energia (10%). L'acquisizione sarà completata dopo la soddisfazione di una serie di condizioni sospensive, tra cui l'approvazione da parte delle autorità del Mozambico e di altri enti regolatori.

Per Darren W. Woods, presidente e ad di ExxonMobil, questo asset è un'importante acquisizione che si aggiunge al portafoglio di sviluppo globale della società. "Attraverso questo investimento strategico, la leadership e l'esperienza di ExxonMobil nel Gnl permetteranno di sostenere lo sviluppo delle ingenti risorse di gas naturale del Mozambico", ha affermato Woods. "La realizzazione di questo nostro progetto d'avanguardia, le tecnologie avanzate, la solidità finanziaria e le capacità di marketing contribuiranno a fornire ai clienti energia accessibile, oltre che a creare valore a lungo termine per la popolazione del Mozambico, per i partner del progetto e per gli azionisti di ExxonMobil".

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Amministratore Delegato Eni
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