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In Italia si produce già abbastanza biometano da far marciare 2 milioni di auto

where Roma when Lun, 22/05/2017 who roberto

Entro il 2030 da questo tipo di impianti proverrà il 15% del fabbisogno annuo di gas naturale. Il consorzio Cib al summit di Göteborg

L'Italia ha un parco di 1.500 impianti a biogas e una capacità corrispondentebiometano.jpg di 2,4 miliardi di metri cubi di biometano all'anno: in teoria, la produzione attuale potrebbe alimentare circa due milioni di autovetture. Raggiungendo la massima potenzialità, obiettivo che potrebbe concretizzarsi entro il 2030, l'Italia potrebbe garantirsi 8,5 miliardi di metri cubi di questo biocombustibile, che sarebbe corrispondente a quasi il 15% del fabbisogno nazionale annuo di gas naturale. Lo ha rilevato il Consorzio Italiano Biogas (Cib), che rappresenta la filiera nazionale del biogas e del biometano in agricoltura, alla conferenza internazionale sui biocarburanti avanzati di Göteborg.
"Le imprese italiane - ha ricordato Lorenzo Maggioni, responsabile ricerca del Cib intervenuto a Göteborg - sono già pronte a investire sul biometano e sono in attesa dell'imminente decreto del governo. L'Italia può diventare un modello virtuoso per l'Europa e il resto del mondo. Siamo il maggior produttore europeo di motori e componentistica per i veicoli a metano e uno dei paesi con la più alta diffusione di veicoli alimentati a gas naturale". Un veicolo a biometano - spiega il Cib - ha un impatto in termini di emissioni, tenendo conto dell'indice well to wheel (dal pozzo alla ruota), paragonabile a un veicolo elettrico la cui energia sia alimentata da una delle fonti più pulite come l'eolico. Impatti che corrispondono al 97% in meno di un analogo veicolo alimentato a benzina. Inoltre, nei motori alimentati a metano e biometano sono praticamente assenti le emissioni di PM10, mentre gli ossidi di azoto sono ridotti del 70 %.
I biocarburanti "avanzati -  spiega il Cib - non competono con le produzioni alimentari perché si possono ottenere da colture di integrazione, sottoprodotti agro-industriali, da reflui zootecnici e dalla frazione organica dei rifiuti. Rappresentano quindi la principale risorsa per ridurre le emissioni di carbonio di cui è responsabile il settore dei trasporti e possono accelerare il passaggio verso una maggiore sostenibilità della rete europea del gas naturale".

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